Comunali, Salvini al campo rom e Bertolaso contro il degrado: sfida a chi è più a destra | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Comunali, Salvini al campo rom e Bertolaso contro il degrado: sfida a chi è più a destra

«I veri vessati sono i romani». Così il leader della Lega replicando a chi gli chiede delle frasi dell'ex capo della Protezione civile, in sopralluogo sulla Cassia. Storace prova a essere della partita

«Sabato e domenica saremo in più di 40 piazze di Roma, è la prima volta nella storia in cui ascolteremo migliaia di cittadini romani che magari ci daranno l’idea che a noi ancora non è venuta». Lo ha detto il leader della Lega Nord Matteo Salvini a proposito della candidatura di Guido Bertolaso per il centrodestra a sindaco di Roma. Quanto all’ipotesi di un altro nome, al posto dell’ex capo della Protezione civile, come candidato per il centrodestra al Campidoglio Salvini ha aggiunto: «Io un’idea ce l’ho ma prima voglio ascoltare i cittadini. Comunque deve essere un romano». «I veri vessati sono i romani». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, replica a chi gli chiede delle frasi di Guido Bertolaso, poi rettificate nei giorni scorsi. «Questa è una realtà che in una città normale non esisterebbe – sottolinea Salvini durante la visita al campo rom di via Salviati, uno dei più grandi della Capitale -. Il candidato del centrodestra questo campo lo chiude». )- “Non so se ridere o piangere all’interno del campo rom. Non vedo l’ora di rimettere le cose in ordine”. Così il leader della Lega Matteo Salvini a Tor Sapienza a Roma guardandosi attorno curcondato dai giornalisti visitando il campo rom Salviati . Quando il leader del Carroccio ha lasciato il campo nomadi per raggiungere l’auto che poi lo ha portato via un piccolo corteo di rom lo ha seguito per un breve tratto e ha applaudito, un applauso ironico in segno di contestazione.

bertolaso cassia “I problemi di Roma si risolvono dialogando e confrontandosi con i cittadini di Roma. Lo faccio adesso e continuerò a farlo anche dopo. Sarò un sindaco che consumerà le suole delle scarpe sulle strade della Capitale, non un primo cittadino chiuso nelle stanze del Campidoglio, dietro una scrivania”. Lo ha detto il candidato sindaco di Roma, Guido Bertolaso, incontrando questa mattina i cittadini della zona Cassia della Capitale. Traffico, manutenzione delle strade e del verde pubblico, assenza di efficaci politiche dei servizi sociali, crisi del commercio, carenza dei servizi di trasporto pubblico, microcriminalità e sicurezza, queste le criticità raccolte da Bertolaso nel corso degli incontri avuti con la Cooperativa di disabili ‘Ways’ che gestiste un progetto di integrazione sociale e lavorativa di ragazzi portatori di handicap; gli operatori del mercato; una delegazione di volontari delle associazioni della Protezione Civile e i commercianti del territorio. Bertolaso, inoltre, accompagnato da alcuni cittadini, ha eseguito un sopralluogo nel Parco di Veio constatandone il degrado e l’incuria. “Alla città e ai cittadini di Roma – ha sottolineato Bertolaso – serve un sindaco che trecentosessantacinque giorni l’anno, ventiquattro ore al giorno si occupi, con serietà e competenza, di risolvere i problemi della vita quotidiana cercando di migliorare le condizioni di vita nella città più bella del mondo, oggi deturpata e soffocata dal degrado. Tolleranza zero contro il degrado – ha concluso – non sarà solo uno slogan ma il mio modo di interpretare il mandato di sindaco”. “Il prefetto Gabrielli a Roma ha fallito totalmente. Sia licenziato e cambi lavoro”. Cosi’ il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini a proposito di alcune dichiarazioni del prefetto Gabrielli che ha parlato del fatto che Roma non avrebbe bisogno di “farmaci nordici” per risolvere i problemi.

 

«Nel 2010 alle regionali, senza la lista vincemmo, perché bastò la parola di Berlusconi verso la Polverini. Oggi non c’è più quella storia». Lo dice il candidato sindaco di Roma de La Destra, Francesco Storace, a Mix24 su Radio 24, che accusa Silvio Berlusconi di non volere l’unità del centrodestra. Storace spiega che avrebbe sostenuto Alfio Marchini se fosse stato il candidato unico del centrodestra, magari eletto dalle primarie: «Se Marchini fosse stato eletto dalla primarie sì», l’avrei appoggiato: «l’ho sempre detto questo, anche per Bertolaso valeva. Se avessero avuto il coraggio di chiamare il popolo al voto, io per lealtà mi sarei adeguato alla volontà popolare». «Berlusconi -avverte- con questo gesto ha impedito la riunificazione del centrodestra, perché se ci sono cinque soggetti che chiedono le primarie e uno che non le vuole, se si fa sulla volontà di quello che non le vuole, il centrodestra non c’è più». Storace precisa: «Fini non è un alleato, è un elettore, che ha un suo percorso».

– «Di sgomberi in questi dieci mesi ne abbiamo fatti moltissimi e gli sgomberi costano. Ma senza soluzioni alternative gli spazi vengono rioccupati dagli insediamenti. Io ho molto insistito sulla possibilità di realizzare in queste aree orti urbani o di farle fidelizzare da associazioni, per occuparle, perché in natura non esistono spazi vuoti. Da parte nostra, non possiamo pensare di presidiare militarmente territori, non ne abbiamo le forze. L’unico sistema è far sì che questi territori siano occupati lecitamente con iniziative». Così il prefetto di Roma Franco Gabrielli a margine della seduta della Camera di Commercio dedicata al tema della sicurezza. A chi gli chiede, più in generale, come si fa a superare i campi rom, risponde: «La politica è il luogo dove i problemi si affrontano e si risolvono. Gli sgomberi da soli non portano da nessuna parte». Sul problema dei roghi tossici nei campi rom «io ho provato a trovare un canale con la Procura per chiedere di applicare la legge sulla Terra dei Fuochi, ho anche stressato i magistrati di Pignatone ma la montagna ha partorito il topolino. Al di là delle difficoltà di applicare la norma, il problema è a chi viene applicata? Ai minori? A gente che non ha problemi a farsi carico dell’ennesimo capo di imputazione?». Così il prefetto di Roma Franco Gabrielli durante la seduta della Camera di commercio dedicata al tema della sicurezza. A margine della seduta, Gabrielli ha poi ringraziato il procuratore Pignatone «che ha dato massima disponibilità. Il problema è che la tipologia di questi roghi è di difficile traduzione in sanzioni penali. Spessissimo i rifiuti dei roghi che bruciano nei campi non vengono dai campi ma da chi lì fa smaltimenti illegali». A chi gli ha chiesto se la Terra dei Fuochi e Roma siano paragonabili, il prefetto ha risposto: «Sono cose abissalmente diverse che però incidono sulla vita delle persone».

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