Campidoglio, scintille Giachetti-Morassut e ricorsi sulle comunarie del M5s | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, scintille Giachetti-Morassut e ricorsi sulle comunarie del M5s

Dopo la prima sfida in tv all’insegna del fair play, i candidati sindaco alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Roma si preparano a un altro faccia a faccia prima dei gazebo di domenica. E lanciano l’appello a tenere aperti i banchetti anche sabato. Ma sono scintille tra i competitor principali, i due Roberto. Morassut va all’attacco: «Nel tuo schieramento c’è il Pd delle correnti, povero di contenuti». «Non risponderemo alle insinuazioni con la stessa moneta», replicano dal comitato di Giachetti. L’appuntamento per il confronto è fissato per giovedì in un teatro della Capitale. Ma per l’ex assessore capitolino sarà una sfida «inutile, perché a porte chiuse, con tifosi e senza cittadini». E se in tv l’ha fatta da padrona la correttezza, in queste ore i candidati principali si lanciano frecciate. Sarà contento il commissario del Pd a Roma Matteo Orfini che nei giorni scorsi aveva chiesto ironicamente di «litigare un po’». È proprio Morassut ad accendere la miccia. «Un certo stile di vita interna del Pd si è occupato per troppo tempo di posti, di come suddividere le aree di influenza, di gruppi interni in vista delle elezioni – dice – Questo stile, così povero di contenuti e così attento ai posizionamenti e alla suddivisione delle postazioni ha inaridito la dimensione di partito popolare. Ho l’impressione che questo si stia riproducendo nello schieramento che sostiene Roberto Giachetti». «Non risponderemo proponendo l’elenco dei protagonisti della stagione più triste e drammatica del Pd a Roma che si nascondono (neanche troppo bene) tra i tuoi sostenitori» replica Ileana Argentin alla guida del comitato elettorale di Giachetti. Intanto la candidata M5S Virginia Raggi ribadisce nella ‘terza Camera’ di ‘Porta a Porta’ che Roma é stata «stuprata», accusando stavolta «i palazzinari», con troppo cemento e pochi servizi per i nuovi quartieri. L’avvocatessa, che si dice contraria all’utero in affitto – il tema del giorno -, commenta l’annunciata azione legale di alcuni candidati esclusi dalle Comunarie online e poi espulsi, che parlano di «epurazione». «Sono polemiche strumentali – dice Raggi -. Il M5s non è un tram su cui si sale per poi saltare su un altro partito. Se vogliono fare ricorsi li facciano». Quindi una promessa: «Ci piacerebbe presentare tutta o parte della giunta prima delle elezioni. Così i cittadini possano scegliere in maniera consapevole». «Nessuna privatizzazione. Bisogna fare ordine nelle società partecipate – dice ancora la candidata M5S -. Ama e Atac sono stati per anni usate come bancomat con uno sperpero i soldi che è andato in stipendi e non servizi». Infine uno degli incubi dei romani, le buche. «A Roma gli appalti si danno agli amici degli amici – dice Raggi -, quindi i lavori non vengono fatti bene, non vengono controllati. Bisogna ricominciare a controllare gli appalti e a far fare i lavori a tutti, non solo le grandi ma anche le piccole imprese convogliando tutto in un circuito virtuoso».

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