Droga e cellulari in carcere a Rebibbia e Viterbo
«C’è preoccupazione per la potenziale diffusione del fenomeno. Sorprende la facilità con cui i detenuti riuscivano a introdurre droga e cellulari in carcere». Queste le parole del procuratore di Velletri, Francesco Prete, presentando i risultati dell’operazione del Nucelo Operativo dei carabinieri di Velletri che questa mattina hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 persone che hanno permesso l’introduzione di droga, cellulari e schede telefoniche nell’istituto di pena. «Non si possono escludere fenomeni analoghi altrove. Di sicuro sono stati riscontrati a Velletri, Rebibbia e Viterbo», ha sottolineato il procuratore prevedendo sviluppi dell’indagine anche in altre carceri italiane. «La rilevanza dell’inchiesta – ha continuato – sta nella potenziale diffusione del fenomeno che, se riscontrata e verificata che va al di là del carcere di Velletri, Rebibbia e Viterbo, e crea un problema che va necessariamente arginato per evitare che i detenuti possano continuare la loro attività criminosa anche dal carcere».
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