Roma, Pjanic: "Non dobbiamo fermarci, a Madrid serve la partita perfetta". Pallotta: "Totti tra i più grandi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Pjanic: “Non dobbiamo fermarci, a Madrid serve la partita perfetta”. Pallotta: “Totti tra i più grandi”

«Il mister ci ripete sempre che stiamo facendo bene ma non dobbiamo fermarci. Dobbiamo approfittare di questo periodo per prendere più punti possibile». Il centrocampista della Roma, Miralem Pjanic, non pone limiti alla sua squadra dopo il successo per 4-1 di ieri sera contro la Fiorentina che lancia i giallorossi al terzo posto solitario in classifica a 5 punti dalla Juventus capolista. «Abbiamo un gruppo giovane che ha fame di vittorie e risultati -aggiunge il 25enne bosniaco ai microfoni di Roma Radio-. Abbiamo obiettivi di squadra e di società che vogliamo raggiungere tutti insieme. Trenta punti a disposizione sono tanti. Giocando come ieri sarà tutto più facile. La squadra sta giocando bene, io mi sento in forma e mi diverto in campo. Così è tutto più semplice. Siamo in forma fisicamente e in campo facciamo tanto movimento, c’è sempre qualcuno con cui scambiare il pallone. E i risultati si vedono». L’ex giocatore del Lione esalta il lavoro del tecnico Luciano Spalletti: «Lo conoscevo per il gioco che facevano le sue squadre ma non personalmente. È un allenatore tosto, ci sta sempre dietro. Con lui puoi parlare di tutto, ti protegge se fai quello che ti chiede. Se non lo fai invece può essere molto duro. In allenamento è attento a tutto, soprattutto con i difensori per la disposizione della linea difensiva. Si lavora con grande intensità, la squadra risponde, non solo i titolari ma chiunque entra sta facendo molto bene».

– «Non vogliamo fermarci». La Roma ci ha preso gusto e dopo le sette vittorie consecutive in campionato punta al massimo possibile. «Abbiamo un gruppo giovane che ha fame di vittorie e risultati – confessa Miralem Pjanic, uno dei migliori ieri nel netto successo sulla Fiorentina -. La squadra sta giocando bene, fisicamente stiamo bene. Quando c’è fiducia è tutto più facile. E i risultati si vedono». Merito soprattutto del lavoro di Luciano Spalletti. «È un allenatore tosto, ci sta sempre dietro. Con lui puoi parlare di tutto, ti protegge se fai quello che ti chiede lui. Se non lo fai invece può essere molto duro – ammette il bosniaco ai microfoni di Roma Radio -. In allenamento è attento a tutto, si lavora con grande intensità, la squadra risponde bene». Il prossimo esame però sarà probabilmente quello più difficile da superare. «Col Real Madrid dobbiamo giocarla e giocarla bene. Purtroppo il risultato dell’andata (0-2, ndr) è un po’ troppo severo. Le cose saranno complicate al Bernabeu – conclude Pjanic -. Ma stiamo bene e faremo il massimo per poter fare la partita perfetta»

«Ovviamente ce la giochiamo e dobbiamo farlo bene. Purtroppo il risultato dell’andata è un po’ troppo severo. Dovevamo e potevamo segnare almeno un gol. Ma il risultato è quello». Il centrocampista della Roma, Miralem Pjanic, guarda con realismo al big match di martedì sera al ‘Bernabeu’ contro il Real Madrid, dove i giallorossi proveranno a ribaltare lo 0-2 subito all’Olimpico. «Ai campioni che abbiamo di fronte basta poco per fare la differenza, si gioca tutto sui dettagli -spiega il 25enne bosniaco a Roma Radio-. Le cose saranno complicate lì ma stiamo bene e faremo il massimo per poter fare la partita perfetta. Dobbiamo essere organizzati e fare loro male quando ci sarà l’occasione».

«Ieri è stato un match divertente. Totti? Ha giocato bene, è uno dei più grandi giocatori di sempre». Queste le parole del presidente della Roma, James Pallotta, all’indomani del successo per 4-1 sulla Fiorentina, che lancia i giallorossi al terzo posto solitario in classifica a 5 punti dalla Juventus capolista: «L’obiettivo non cambia, è lo stesso di sempre», aggiunge il numero uno del club giallorosso parlando con i giornalisti rientrando nel suo albergo a due passi da piazza del Popolo dopo la colazione. Pallotta non rimpiange il fatto di non aver preso prima il tecnico Luciano Spalletti: «Rimpianti per cosa?» e infine sull’incontro con il direttore sportivo Walter Sabatini dice: «L’ho visto ieri, abbiamo seguito il secondo tempo insieme».

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