L’8 Marzo lotto ogni giorno. Gli studenti recuperano il significato della Festa della donna - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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L’8 Marzo lotto ogni giorno. Gli studenti recuperano il significato della Festa della donna

8marzo_scuolaIn occasione della Festa della Donna, i ragazzi dell’Istituto d’istruzione superiore Via delle Sette Chiese, 259, di Roma, presso il Ceis Don Mario Picchi (via Attilio Ambrosini, 129), riscopriranno il significato di una festa che di anno in anno sta perdendo il suo valore.

L’incontro nasce dalla domanda-riflessione fatta da alcune ragazze che si sono iscritte allo stage presso il Ceis, di voler dare un senso ad una giornata che è diventata solo festa e che ha perso il suo primo significato.

Cosa rappresenta quella data? Cosa significa oggi una festa dedicata alla donna? Ha ancora senso?

Forse oggi più di ieri la donna ha bisogno di essere sostenuta e raccontata, protetta e lasciata libera di sperimentare le proprie forze, di integrarsi, di vivere, di amare incondizionatamente, a prescindere dal ceto sociale, dall’appartenenza religiosa, dalla provenienza geografica.

Noi di generazioni altre abbiamo l’obbligo di far capire alle giovani donne e ai ragazzi che diventeranno presto uomini che i diritti delle donne nascono da atti di dolore, di affermazione, di coraggio e di lotta per avere pari dignità degli uomini e che ancora oggi, ogni giorno, è necessario ribadire principi di uguaglianza che spesso vengono dati per scontati e dimenticati.

Che donne vogliamo essere? Questo dovremmo domandarci.

Nel corso del pomeriggio molti saranno gli interventi e i ragazzi mostreranno le proprie perplessità, racconteranno le loro esperienze e cercheranno soprattutto risposte.

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Angela Iantosca

A moderare l’incontro la giornalista Angela Iantosca che aprirà i lavori parlando del significato della festa, ricordando le operaie morte nella fabbrica e non tutelate l’8 marzo di tanti anni fa. La giornalista proseguirà con il racconto delle sue esperienze dirette e dei suoi studi relativi al mondo delle donne nella mafia, in modo particolare nella ’ndrangheta, mostrando un mondo solo apparentemente lontano da noi dove troppo spesso la sottomissione, la violenza rimane qualcosa da nascondere, di cui vergognarsi o forse anche qualcosa di naturale.

Seguiranno gli interventi delle donne italiane e straniere, delle ragazze, delle docenti che porteranno un contributo.

L’incontro comincerà alle 15 e terminerà alle 17 con musiche e piatti etnici, realizzati grazie alla collaborazione delle donne del Giardino dei Ciliegi, perché possiamo abbracciare le donne che hanno subito limitazioni e che dovranno continuare a lottare per i loro diritti.

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