Roma, per la sfida Champions contro il Real out Ruediger e Nainggolan in dubbio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, per la sfida Champions contro il Real out Ruediger e Nainggolan in dubbio

Non sarà di certo la migliore Roma possibile quella che martedì sera al Bernabeu scenderà in campo col Real Madrid per cercare di ribaltare lo 0-2 dell’Olimpico e approdare cos’ ai quarti di Champions. Spalletti non potrà contare su Ruediger che non è stato convocato per la trasferta spagnola. Il difensore tedesco nel successo sulla Fiorentina ha infatti accusato un risentimento muscolare al flessore della coscia destra che lo mette fuori causa. A complicare i piani del tecnico toscano c’è poi anche Nainggolan, non in perfette condizioni a causa di un risentimento muscolare all’inguine sinistro. Il belga dovrebbe riuscire a recuperare in extremis ma chiaramente non sarà al top. Se invece dovesse alzare bandiera bianca, al suo posto entrerebbe Vainqueur per aiutare a centrocampo Pjanic e Keita. In difesa, invece, a far coppia con Manolas ci sarà Zukanovic, con Florenzi e Digne sugli esterni. Nessuna novità invece in attacco, dove difficilmente Spalletti si priverà dell’intesa messa in mostra da El Shaarawy, Salah e Perotti. Quest’ultimo domani sarà al fianco di Spalletti nella conferenza stampa della vigilia. Per Dzeko e Totti si prospetta quindi l’ennesima esclusione dall’undici titolare. La situazione legata al futuro del numero 10 continua ad essere in fase di stallo. Il tecnico, a Roma Tv, ha ribadito la stima per il campione lasciandogli la facoltà di scegliere come comportarsi. «Il capitano è il calciatore più forte del nostro dopoguerra. Ha dato tanto sotto l’aspetto della qualità e dei numeri a questa squadra e società, ed è giusto tutto quello che gli viene riconosciuto – le parole di Spalletti -. Spero poi riesca a chiudere nella maniera più corretta, per quello che gli dice il suo cuore. È una situazione questa che mi mette in difficoltà, quella del mio ruolo con quella che è la storia di Francesco, perché molti le vogliono accostare, ma è una cosa ben diversa. Assoluto rispetto per il campione, per l’uomo e per la sua storia».

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