Primarie, caos sulle schede bianche 'gonfiate': ora le verifiche. Guerini: "Non rilevante", Orfini: "No annullamento" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Primarie, caos sulle schede bianche ‘gonfiate’: ora le verifiche. Guerini: “Non rilevante”, Orfini: “No annullamento”

“Per noi il risultato delle Primarie e’ quello decretato dalla commissione di garanzia e mi pare che la commissione si sia espressa in questo senso”. Con queste parole il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato e’ tornato con il VELINO sul caso delle primarie del Pd a Napoli. Rosato ha sottolineato come “le primarie sono uno strumento straordinario di partecipazione. Ci sono stati alcuni problemi, un episodio in particolare molto grave a Napoli, su cui il partito fara’ tutti i passi necessari perche’ questi episodi non si ripetano piu’, e’ giusto andare fino in fondo nelle responsabilita’”. A proposito del caso delle schede bianche a Roma per il capogruppo dem “e’ un fatto non rilevante”. “Se andiamo a vedere le elezioni politiche c’e’ una percentuale anche piu’ alta di schede bianche , e’ una legittima espressione di voto, e comunque e’ un segno di fiducia verso una coalizione, pur non volendo optare per uno dei candidati”. “Le primarie – ha aggiunto – le facciamo solo noi ed e’ chiaro che e’ piu’ difficile normarle, ma alla fine mi sembra che la correttezza complessiva delle primarie ci sia stata. Guai a infangare centomila italiani che domenica sono andati alle urne a esprimere la loro preferenza”. – “Leggo sulla stampa e dalle agenzie una serie di dichiarazioni e di ipotesi che riguardano i risultati delle primarie di ROMA ed in particolare il numero di schede dove non è espresso il voto. Vorrei ricordare a tutti che le primarie del centro sinistra a ROMA si sono svolte in modo perfettamente regolare, grazie al contributo ed alla serietà innanzitutto della coalizione e dei candidati e grazie al lavoro prezioso di centinaia di volontari che hanno sfidato il maltempo pur di garantire il loro regolare svolgimento. Vedere messo in discussione il faticoso lavoro di queste settimane è davvero paradossale. Questo accade perché si è registrato un dato, oggettivamente anomalo, nelle schede non votate. Tutto ciò non altera il risultato, non cambia il giudizio politico sull’affluenza ma sembra getti un’ombra sulle nostre primarie. È bene allora fare chiarezza in modo definitivo. Per questo ho chiesto ai responsabili dell’organizzazione una verifica puntuale dei dati in loro possesso. Credo lo meritino le decine di migliaia di cittadini che hanno insieme a noi costruito una grande giornata di democrazia”. A dichiararlo è Fabio Melilli, coordinatore del tavolo politico della coalizione. – “Alcuni episodi avvenuti a Napoli non vanno sottovalutati e hanno la nostra attenzione piu’ alta ma non inficiano la validita’ delle primarie”. Lo dice il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini interpellato alla Camera. “Si e’ pronunciato il comitato dei garanti della coalizione e ha rigettato il ricorso confermando il risultato. Si parte da qui – prosegue – per una campagna elettorale dentro la citta’, parlando di idee e futuro. Aprire polemiche solo interne rischia di affievolire la forza del nostro impegno per vincere le elezioni”. – La polemica sulla schede bianche a ROMA che avrebbero avuto lo scopo di gonfiare il numero dei partecipanti alle primarie, per Lorenzo Guerini è una “questione non rilevante”. “Le primarie a ROMA sono state un atto di coraggio visto che venivamo da Mafia Capitale, dalla caduta della giunta Marino. Vista la condizione di partenza sono state un fatto positivo”, sottolinea Guerini. “Politicamente non cambia assolutamente nulla”: così il presidente nazionale del Pd e commissario del partito a Roma Matteo Orfini, trancia le polemiche sulle schede bianche gonfiate alle primarie del centrosinistra a Roma. Sentito da Askanews, Orfini ha sottolineato: “Bene Fabio Melilli a controllare, se ci sono stati errori o comportamenti impropri vanno corretti, ma politicamente non cambia assolutamente nulla. Il dato rilevante sono i 43mila che hanno espresso preferenze”. Per Orfini “cercare di gonfiare affluenza con l’astensionismo è un non senso politico. Bene fa il comitato promotore a verificare i dati che ha fornito, per chiarezza, se c’è un errore va corretto. Ma se c’è stato errore non ha dietro la malafede, è chiaro proprio perché sarebbe un non senso, appunto”. Che una legge sulle primarie sarebbe meglio, Orfini lo ribadisce: “In più di un’occasione abbiamo chiesto di discuterne, abbiamo presentato legge sui partiti e ci sono proposte di legge per normare e istituzionalizzare le primarie, in modo da garantire da errori e provocazioni e infiltrazioni. Ma – chiosa – quelli che non fanno le primarie e commentano le primarie altrui, sono quelli che si oppongono a una legge”.

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