Marina San Nicola, cadavere carbonizzato: fermata una donna | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Marina San Nicola, cadavere carbonizzato: fermata una donna

Nel primo pomeriggio di ieri la Centrale Operativa della Compagnia di Civitavecchia è stata attivata dai Carabinieri della Stazione di Ponte Galeria che ha segnalato la possibile presenza nel territorio del Comune di Ladispoli di un artigiano romano 59enne la cui scomparsa era stata denunciata la sera precedente e il cui telefono risultava, in seguito ad accertamenti eseguiti, trovarsi in quei luoghi. I Carabinieri in servizio, dopo accurate ricerche, intorno alle 16 hanno rintracciato il furgone in Piazzale della Lucertola di Marina di  San Nicola, località del Comune di Ladispoli, con all’interno un corpo privo di vita, verosimilmente della persona ricercata. Considerata la presenza di vistose tracce di sangue e i chiari segni   di bruciature presenti sul corpo dell’uomo, è stato richiesto l’intervento del medico legale nonché dei Carabinieri della Squadra Rilievi del Nucleo Investigativo di Ostia, per procedere agli accertamenti del caso. Il medico legale, intervenuto sul posto, ha riscontrato che il decesso era avvenuto in seguito ad una lesione da taglio inferta all’altezza della gola, riservandosi di fornire   ulteriori elementi dopo l’esame autoptico.

– I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitavecchia e della Stazione di Ladispoli, impegnato nelle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Civitavecchia Antonia Giammaria, hanno visionato ed estrapolato le immagini riprese dalle numerose videocamere presenti nell’area, dove si vedeva che il furgone era arrivato intorno alle 17.30 di mercoledì scorso con a bordo un uomo e una donna e che successivamente dal mezzo era uscita la sola donna, coperta dal cappuccio di un piumino. Dalle immagini si poteva notare chiaramente anche una vistosa fiammata proveniente dall’abitacolo del veicolo. La successiva visione delle videocamere presenti sulle possibili vie di fuga di quella che, verosimilmente, era stata l’autrice del delitto, hanno consentito di individuare chiaramente la donna allontanarsi in direzione Via Aurelia. La conoscenza del territorio da parte dei Carabinieri della Stazione di Ladispoli ha consentito di identificare con certezza la donna immortalata dalle videocamere di sorveglianza del Consorzio Marina di San Nicola in una straniera residente da anni a Ladispoli, M.T., casalinga 65enne, la quale è risultata avere avuto contatti con la vittima in passato.- Dall’esame dei tabulati telefonici dell’uomo, richiesti e ottenuti d’urgenza, sono emersi contatti anche recenti con la donna, la quale, pertanto, nella tarda serata di ieri è stata condotta presso la Caserma di Via Livorno a Ladispoli per essere sentita in merito al suo possibile coinvolgimento nella vicenda. La stessa, dopo una iniziale titubanza, ha ammesso le sue responsabilità, raccontando la sua versione dei fatti e il motivo che dinamica l’avrebbe portata a colpire con un coltello al collo l’uomo per poi cercare di bruciarne il corpo. Successivamente la donna ha fornito importanti indicazioni che hanno consentito di ritrovare l’arma del delitto, un coltello da cucina con lama di circa 10 cm, che la stessa aveva ripulito dopo aver compiuto l’omicidio e tentato di occultare nell’abitacolo del mezzo tra gli attrezzi da lavoro, nonché gli indumenti indossati al momento del fatto, di cui si era parzialmente disfatta lungo il percorso seguito per rientrare a Ladispoli.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login