Harvard porta le Olimpiadi dei model united nations a Roma | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Harvard porta le Olimpiadi dei model united nations a Roma

– Roma si prepara ad accogliere studenti universitari da tutto il mondo per il Worldmun 2016, l’Harvard World Model United Nations, ovvero la più importante simulazione delle Nazioni Unite, promossa dall’Università di Harvard. La manifestazione sarà aperta domani, lunedì 14 marzo da Matteo Renzi e Nicola Zingaretti. Ma il culmine sarà giovedì 17 marzo quando Papa Francesco incontrerà gli studenti in udienza privata. Seguirà una marcia, tutti i paesi rappresentati dai loro studenti e dalle loro bandiere, guidata dalla delegazione di Harvard, che si sublimerà in una celebrazione dei valori universali della pace nel Colosseo. WorldMUN 2016 è promosso in Italia dall’Harvard University, l’Università leader al mondo per pressoché tutti i ranking mondiali. Tra i suoi laureati ben 47 Premi Nobel, 32 capi di stato e 48 Premi Pulitzer. Tra i Premi Nobel, anche gli italiani Carlo Rubbia, Riccardo Giacconi e Mario Capecchi. Tra i leader pubblici, ben 7 Presidenti Usa (da F.D. Roosevelt a J.F.Kennedy e Barack Obama), e protagonisti di ogni disciplina, tra cui Amartya Sen, Ralph W. Emerson, Leonard Bernstein, T.Sterns Eliot, Gertrude Stein, Michael Crichton, Abraham Yehousha, Matt Damon, Natalie Portman, Bill Gates (senza laurearsi) e Mark Zuckerberg. – L’Università di Harvard è rappresentata in Italia dall’Harvard Club of Italy, l’ambasciata di Harvard in Italia. Fabio Filocamo è l’Ambasciatore dell’Università per l’Italia e il Presidente dell’associazione che riunisce i laureati di Harvard. «Avere in Italia una manifestazione del genere, di livello mondiale, portatrice dei valori universali della pace e del progresso civile delle società -afferma Filocamo- è ragione di enorme orgoglio. Studenti di tutto il mondo, leader del futuro, convergono a Roma. Il che significa rimettere l’Italia nel cuore dell’interesse mondiale e riconnetterla ai suoi storici motivi di motore della civiltà occidentale e di epicentro di una cultura ecumenica ed universale, sia laica che religiosa». «Harvard -aggiunge- è entusiasta di contribuire a infondere ottimismo ed entusiasmo, ma soprattutto di condividere i suoi valori di eccellenza, meritocrazia e proattività perché il Paese si rimetta in moto, alla velocità e secondo i valori che gli sono propri. Agli studenti italiani in particolare l’augurio di replicare questi valori per cambiare in meglio mondo e società in cui vivono, in uno spirito fattivo e positivo, agendo in prima persona e collettivamente per il bene del Paese, in una visione di lungo periodo che abbia subito impatto e una duratura solidità. Farlo è un diritto, ma anche un dovere di ogni generazione. Riuscirci l’obiettivo. Provarci, nel migliore dei modi, una responsabilità». Partecipano ad Harvard WorldMUN studenti universitari di quasi tutti i Paesi. Dagli Stati Uniti alla Russia, dai Paesi del Sud America ed Europa alla Cina, dall’Iran all’Afghanistan, dall’Iraq e Siria, fino ai più piccoli Stati, tutto il mondo sarà rappresentato a WorldMUN grazie ai suoi studenti più brillanti o impegnati. Harvard WorldMUN nasce nel 1992 a Miedzyzdroje (Polonia), con lo scopo di far riunire i futuri leader per far loro immaginare un ordine mondiale successivo alla fine della Guerra Fredda e alla caduta del Muro di Berlino. Le successive edizioni si sono svolte a Puebla (Messico), Ginevra (Svizzera), Pechino (Cina), Belo Horizonte (Brasile), Sharm-el-Sheikh (Egitto), Vancouver (Canada), Taipei (Taiwan), Singapore, Melbourne (Australia), Bruxelles (Belgio), Seoul (Corea del Sud). «Il tema della conferenza di Roma, #Future25, spingerà i delegati a trarre insegnamento dal passato per ridisegnare il futuro della politica e dell’umanità», spiega Joseph P. Hall, Segretario Generale di Harvard WorldMUN – Ricca della sua eredità culturale, la «Città Eterna» sarà il luogo nel quale inizieremo a immaginare i prossimi venticinque anni«. Nel corso della settimana di WorldMUN sono simulati i lavori di venti tra Commissioni delle Nazioni Unite, organizzazioni internazionali e corpi governativi, trattando i più importanti temi della nostra attualità: scenari di guerre, crisi economiche, cambiamenti climatici e temi ambientali, emergenze sanitarie, e molto altro. Durante le conferenze quotidiane, i delegati assumono il ruolo di Ambasciatori e tengono discorsi pubblici, preparano draft resolutions e negoziano con gli stakeholders, risolvendo conflitti potenziali o in atto, secondo le regole di procedura delle Nazioni Unite. Nel corso della cerimonia conclusiva, il 18 marzo, verranno premiati i migliori studenti dal Ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dalla Fondatrice dell’Harvard WorldMUN, Geraldine Acuna.

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