Rapine nelle ville: sgominata l'organizzazione er Gnappa, ex banda della Magliana | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rapine nelle ville: sgominata l’organizzazione er Gnappa, ex banda della Magliana

Un gruppo di rapinatori di vecchio corso che studiavano i loro colpi nei minimi dettagli. Un’organizzazione ben strutturata al cui vertice è stato individuato un elemento di spicco della Banda della Magliana, Manlio Vitale. A sgominare il gruppo criminale i carabinieri del Comando provinciale di Roma che all’alba hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 24 persone. In otto sono finiti in carcere, 14 ai domiciliari e due colpiti da divieto di dimora nel Comune di Roma. Sequestrati beni per un valore complessivo di 4 milioni di euro, tra cui 5 appartamenti. Tra gli arrestati anche il figlio di Manlio Vitale, Danilo. A quanto accertato dai militari del Nucleo Investigativo, leader indiscusso e carismatico era Vitale, che tra gli addetti ai lavori era soprannominato «Er Gnappa», che poteva contare su una rete di contatti ‘qualificati’. Tra questi un gioielliere, titolare di un negozio nel quartiere Prati, che dava indicazioni sui clienti benestanti da derubare. A finire nel mirino della banda principalmente anziani, famiglie con figli piccoli o persone che vivevano da sole. Individuata la vittima, Vitale avrebbe poi demandato l’organizzazione a un suo fedelissimo collaboratore, il 62enne Rodolfo Fusco, legato a lui sin dai tempi della Banda della Magliana che, per gli inquirenti, si sarebbe avvalso di vari soggetti criminali della città per mettere a segno i ‘colpi’. Le indagini sono scattate dopo un’efferata rapina commessa all’inizio di ottobre 2014 nella villa all’Eur di un medico odontoiatra. Finti poliziotti armati di pistola entrarono nell’abitazione del professionista, che vive con la moglie e i due figli piccoli, li legarono e imbavagliarono per poi scappare con un bottino di circa 200 mila euro tra oro, gioielli, Rolex e contanti. Almeno 9 gli episodi criminali accertati. Durante le indagini che la banda non sarebbe riuscita a mettere a segno varie rapine grazie all’intervento dei carabinieri. Tra questi una a casa di un’anziana invalida che abita in pieno centro storico, tentata per ben due volte. «Vive da sola? – chiedeva uno degli arrestati in una conversazione intercettata – E come fa ad alzarsi dalla carrozzina? C’ha quella elettronica. C’ha na voglia di vita sta signora pazzesca». In un’altra occasione venivano fornite delle istruzioni: «È uno solo non serve neanche portarsi le cose, portarte le fettucce. Te pigli la corda dell’accappatoio. Lo leghi come te pare. Poi più lo leghi bene e più tempo hai per andartene. Domani lo torturo proprio». Per gli inquirenti il gruppo avrebbe commesso anche tre furti nella casa di una donna di 90 anni nei pressi di piazza Bologna. Soddisfatto il comandante provinciale dei carabinieri di Roma, il generale Salvatore Luongo, che in conferenza stampa ha spiegato: «Abbiamo scardinato una struttura dedita a reati che più creano disagio nella popolazione».

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