Omicidio Varani, il padre di Foffo: "Mio figlio non è gay, Prato lo ricattava" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Omicidio Varani, il padre di Foffo: “Mio figlio non è gay, Prato lo ricattava”. Un escort: “Sono due pazzi”

“No, mio figlio non è gay e sì, è stato ricattato da Marco Prato”. Così Valter Foffo, padre di Manuel Foffo, arrestato insieme a Marco Prato per l’omicidio di Luca Varani, massacrato in un’appartamento al Collatino durante un festino a base di alcol e droga, in un’intervista al quotidiano ”Il Messaggero”. “Manuel ha conosciuto Prato qualche mese fa -racconta Foffo a ‘Il Messaggero’- insieme hanno trascorso la notte di Capodanno e in quell’occasione ha avuto un rapporto con il suo amico, che ha registrato tutto con il cellulare, minacciandolo poi di diffondere il video”. “Mio figlio si è sentito stretto in un angolo -continua il padre di Manuel sul quotidiano- me lo ha detto, anche per questo ha accettato di rincontrare Prato, per carcare di convincerlo a cancellare il filmato”. E su quanto emerso dagli interrogatori, durante i quali il figlio avrebbe espresso l’intenzione di ucciderlo e su quello che gli ha detto Manuel quando si sono visti in carcere, Foffo su ”Il Messaggero” sottolinea: “Non ha assolutamente detto questo, non pensava a me. Può verificarlo, in carcere registrano tutto”. “Ho trovato un ragazzo devastato dai farmaci e dalla vergogna -prosegue Valter Foffo sul quotidiano- solo adesso si sta rendendo conto di quello che ha compiuto, dell’atroce delitto di cui si è macchiato”. “Mi ha ripetuto -conclude- che sia la prima coltellata che l’ultima l’ha inferta Marco Prato”.

Doveva esserci anche Antonio (il nome è di fantasia), 30enne, quella notte dell’omicidio del Collatino, durante la quale è morto Luca Varani. Antonio è un “escort di lusso”. Parlando con il sito Farodiroma.it, di Marco Prato e Manuel Foffo, i due indagati per l’omicidio, dice “sono dei pazzi”. “Marco Prato mi ha chiamato varie volte, mi ha mandato anche un messaggino, cercava di convincermi ad andare a quella festa, diceva che c’era anche altra gente – racconta – mi ha offerto troppo poco! Generalmente non mi sposto per meno di 300 euro, e lui ne offriva massimo 100, ci ha provato anche altre volte ma io ho sempre rifiutato”. Antonio nega di aver mai avuto rapporti sessuali con Marco Prato, “ha sempre offerto troppo poco per i miei gusti”, dice. “Sono stato io a dargli il numero un venerdì sera al Muccassassina – prosegue – ci siamo scambiati i numeri e i contatti Facebook. Poi ci siamo incontrati ad altre serate, ma ho sempre rifiutato rapporti con lui”. Su Manuel Foffo, invece, dice ci non averlo “mai visto nè sentito prima di leggere i giornali il giorno dopo il delitto”.

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