Comunali, Meloni a Berlusconi: "Ci ripensi, io più forte di Bertolaso: vinco anche senza FI" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Comunali, Meloni a Berlusconi: “Ci ripensi, io più forte di Bertolaso: vinco anche senza FI”

La presidente di FdI, intervistata a in Mezz'ora, tenta di convincere l'ex Cavaliere. Sull'ex capo della Protezione civile "errore di valutazione". E aggiunge: "Fascista? Mai stata. Il voto alla Raggi? Non è di sinistra come Giachetti"

“Spero che Berlusconi ci ripensi. Sarebbe sbagliato il contrario. La posta in gioco e’ troppo alta”. Lo ha detto Giorgia Meloni, candidata a sindaco di Roma a ‘In 1/2 ora’ su Rai 3. “Io spero di recuperare anche Forza Italia – ha aggiunto – poi io la invito a guardare i sondaggi che parlano di una partita a tre tra me, Giachetti e Raggi”. “Credo che Berlusconi in cuor suo si renda conto che io sono un candidato piu’ forte di Guido Bertolaso”, ha proseguito. “Io quando guardo Piazza Venezia invece di pensare al Duce penso agli automobilisti che impazziscono perche’ quando piovono due gocce su dei sapietrini che non sono manutenuti la gente si fa male. Quando guardo via dei Fori Imperiali non mi chiedo se il fascismo fece bene a smantellare quartieri e costruire via dei Fori, mi chiedo perche’ i turisti non ci vengono”, ha detto ancora. “Io sono di destra. Non voglio essere giudicata per niente che sia – “Bertolaso ha un curriculum straordinario ma che si puo’ applicare se ci si arriva a fare il sindaco. Il fuoco amico che c’era attorno a Bertolaso di certo non ha aiutato – ha spiegato Meloni -. Io mi sono accorta del problema Bertolaso soprattutto parlando con i romani con cui c’era un problema di empatia. Il mio e’ un gesto di responsabilita’: Bertolaso comunque non era un candidato unitario, la Lega su di lui non ci sarebbe stata. L’unica possibilita’ che noi abbiamo per giocarci una partita e’ questa”.dell’altro millennio, e’ un tema che non mi interessa. Io sono nata nel 1977, non sono mai stata fascista”, ha affermato.”Il primo problema di cui mi occupero’ e’ il decoro, bisogna pulire Roma. E’ come se fosse un museo con i maiali che girano tra le statue. Bisogna pulire il museo”. Cosi’ il candidato a sindaco di Roma Giorgia Meloni a ‘In 1/2 ora’ su Rai 3. – “Io credo che il M5S anche a Roma non abbia fatto questa grande differenza. Alla Raggi segnalo sommessamente che durante gli ultimi anni della giunta Marino gli affidamenti diretti alle cooperative di Buzzi sono aumentati del 77% e non mi pare che abbiano fatto questa grande battaglia. Nel novembre del 2014 c’e’ stato un solo consigliere che in commissione patrimonio ha votato contro il regalo da parte del Comune di Roma di alcuni stabili alle cooperative di Buzzi e si chiama Lavinia Mennuni di FdI. Hanno votato a favore anche quelli del M5S, quindi cosi’ vigili forse in questi anni non sono stati. Forse anche loro qualche omessa attenzione ai temi ce l’hanno avuta in questi anni”. Cosi’ Giorgia Meloni candidata sindaco di Roma a ‘In 1/2 ora’ su Rai 3.

 

Infine sul caso di Banca Etruria ha chiesto le dimissioni del premier: “Io chiedo le dimissioni di Renzi, il conflitto di interessi riguarda tutto il governo”. Un percorso accidentato quello che ha portato Giorgia Meloni alla candidatura a sindaco di Roma, ma lei vede una linearita’: “Il tema e’ questo- spiega a ‘In mezz’ora’- A Roma io voglio vincere, non ci sto a fare favori a Renzi e con Bertolaso non saremmo arrivati al ballottaggio”. “Mi sono accorta del problema Bertolaso- spiega Meloni- soprattutto parlando con i romani perche’ io sono abituata a girare, fare la spesa e c’e’ un problema di empatia fra Bertolaso e i romani, una resistenza maggiore di quella che mi aspettavo, quindi si’ ho fatto prima un errore di valutazione”. Comunque, insiste Meloni, “sono sempre stata coerente, quello che ha mosso le mie scelte e’ stata la voglia di vincere, e spero di poter vincere anche senza Fi”. “A me non interessa il tema della leadership, di spaccare il centrodestra. Bertolaso non era comunque un candidato unitario, la Lega non ci stava”. Lo ha detto Giorgia Meloni, candidata sindaco di ROMA per Fli, a “In mezz’ora” su Rai Tre. “Io vado avanti lo stesso, anche se Bertolaso non si ritira” ha aggiunto Meloni. – “Io sono di destra. Non voglio essere giudicata per niente che sia dell’altro millennio, e’ un tema che non mi interessa. Io sono nata nel 1977, non sono mai stata fascista”. – Domani il presidente di Fratelli d’Italia e candidato sindaco di Roma, Giorgia Meloni, terra’ una conferenza stampa insieme al segretario della Lega Nord, Matteo Salvini in sala stampa alla Camera alle 13.

Su Bertolaso “posso aver fatto un errore di valutazione. Sapevo che su di lui potevano esserci dei profili, diciamo, particolari ma sopratutto ho trovato una resistenza dei romani molto maggiore rispetto a quella che mi aspettavo”. Lo ha affermato Giorgia Meloni, candidato sindaco di Roma, ospite di ‘In 1/2h’ su Rai 3. Giorgia Meloni torna sulla “tempesta in un bicchier d’acqua” scatenata quando ha detto che in caso di ballottaggio voterebbe Virginia Raggi del M5S. Intervistata da Lucia Annunziata, ha cercato di “raddrizzare la tempesta” precisando: “Io ho detto che escludo che questo accada, non mi sento rappresentata da lei, che e’ di sinistra quanto Giachetti, tanto che si tratta di ex elettrice del Pd”. Insomma, “sono due esponenti di sinistra, uno in maggioranza e l’altro all’opposizione e quindi meglio quello che sta all’opposizione ma e’ un caso di scuola inesistente, abbiate pieta’. Non sono cosi’ imbecille”. Quindi “nessun accordo, sfatiamo questa cosa, il M5S e’ un’altra faccia della sinistra”.

“Sono del tutto prive di fondamento le notizie apparse oggi su alcuni organi di stampa che ipotizzano un cambio di candidato per la carica di sindaco di Roma. Il candidato a sindaco di Roma sostenuto da Forza Italia e’ Guido Bertolaso, premiato dal sostegno di 47 mila romani ai gazebo dello scorso fine settimana”. Lo afferma Forza Italia in  una nota.

Non mi appassionano queste indiscrezioni giornalistiche, io non sento nessuno. Sento i romani come oggi, come ieri, e tutti i giorni h24. Il resto neanche lo leggo piu'”. Cosi’ il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini a margine di un sopralluogo al mercato di Porta Portese a chi gli chiedeva un commento sulle voci che vorrebbero Silvio Berlusconi intenzionato a riportare su di lui il suo appoggio, e se si fosse sentito con il capo di Forza Italia. – “E’ importante dare una prospettiva ampia e coesa, ma non perche’ bisogna ricreare coalizioni politiche, ma per andare nelle cose concrete”. Cosi’ a margine di un sopralluogo al mercato di Porta Portese il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini, a chi gli chiedeva se ci fosse possibilita’ di riunificare il fronte alternativo a Pd e M5s, e cosa pensasse dell’appello di Francesco Storace in questo senso. “Con il regolamento consiliare – ha argomentato Marchini – e’ fondamentale che ci siano maggioranze piu’ ampie possibili. Il mio obiettivo e’ per i romani, e’ dare possibilita’ di governare. Se gia’ prima con dei blocchi omogenei era impossibile, figuriamoci oggi con la balcanizzazione del consiglio comunale”.

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