Consorzio sud Pontino, ok dalla commissione Agricoltura della Pisana | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Consorzio sud Pontino, ok dalla commissione Agricoltura della Pisana

– La commissione Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio ha dato parere favorevole (con osservazioni) all’unanimita’ allo statuto del Consorzio per lo sviluppo industriale del Sud Pontino. Cosi’ la Pisana in una nota. L’ente e’ costituito per promuovere l’industrializzazione e l’insediamento di altre attivita’ produttive, favorendone le condizioni necessarie per la creazione e lo sviluppo. Fanno parte del Consorzio i Comuni di Campodimele, Castelforte, Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Lenola, Minturno, Monte San Biagio, Sperlonga, Spigno Saturnia, SS. Cosma e Damiano, l’amministrazione provinciale di Latina, la Camera di commercio di Latina e l’associazione operatori economici Assoper-Federlazio Latina. Parere favorevole (con osservazioni) all’unanimita’ anche al disciplinare per il funzionamento del fondo per il microcredito e la microfinanza e delle relative linee operative. Il provvedimento disciplina la concessione e l’erogazione di prestiti a tasso agevolato a soggetti con difficolta’ o impossibilita’ di accesso al credito bancario tradizionale o privi di garanzie per accedervi. Il fondo, istituito sulla scorta della legge regionale n. 10 del 2006 e gestito dalla direzione della Regione competente in materia, interviene su tre assi: A) sostegno a microimprese che abbiano o intendano aprire una sede operativa nel Lazio; B) crediti di emergenza (i beneficiari sono persone fisiche, tra queste anche le famiglie che devono sostenere i costi per le adozioni); C) sostegno a persone sottoposte a esecuzione penale, intra o extra muraria, ex detenuti da non piu’ di 24 mesi, nonche’ conviventi di detenuti. I finanziamenti per l’asse A vanno da un minimo di 5 mila a un massimo di 25 mila euro (durata fino a 84 mesi), quelli per gli assi B e C da mille a 10 mila euro (durata fino a 36 mesi). I due schemi di delibera tornano ora in Giunta per l’approvazione definitiva.

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