Cto, igiene e sanificazione: i lavoratori salgano sul tetto | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Cto, igiene e sanificazione: i lavoratori salgano sul tetto. Il 29 marzo incontro in Regione

Alcuni lavoratori impegnati negli appalti delle Asl Rm2 e Asl Rm3, addetti a sanificazione e pulizia, dopo diversi incontri senza esito con la societa’ appaltatrice Ma.Ca. srl, con i commissari Asl e la Prefettura, sono saliti per protesta sui tetti del Cto e chiedono un incontro con il commissario alla Sanita’, Nicola Zingaretti. L’Usb ha indetto l’assemblea di solidarieta’ e lotta dei lavoratori del Cto. Una diatriba tra le Asl e l’affidataria dell’importante servizio di sanificazione e pulizia di alcuni ospedali romani, spiega una nota del sindacato, penalizza i lavoratori in appalto, nonostante questi siano palesemente sotto l’organico previsto dall’appalto stesso, senza stipendio e a rischio licenziamento. Da anni i lavoratori e l’Usb denunciano il sistema degli appalti, che costa milioni di euro di risorse pubbliche, e’ sempre piu’ spesso occasione ed oggetto di corruttela e porta alla dequalificazione del servizio all’utenza determinando una grave e inadeguata sanificazione degli ospedali, con casi di infezioni contratte in ambito sanitario da chi come utente si rivolge al servizio pubblico. L’Usb e i lavoratori, conclude il comunicato, chiedono un incontro a Zingaretti in quanto commissario ad acta della Sanita’ del Lazio, il quale e’ l’unico che deve assumere immediati provvedimenti con il giusto pagamento delle retribuzioni, l’annullamento delle procedure di licenziamento da parte di Ma.Ca. srl e il corretto espletamento di un servizio fondamentale all’interno delle strutture sanitarie. – “La Regione Lazio ha convocato per il prossimo martedi’ 29 marzo una riunione per discutere le criticita’ emerse e denunciate dai dipendenti della ditta di pulizie Ma.Ca. con le organizzazioni sindacali e la Asl ROMA 2. La convocazione e’ anche una risposta ai lavoratori che questa mattina sono saliti sul tetto dell’ospedale Cto per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi e le procedure di licenziamento. La Regione stigmatizza il comportamento di quelle ditte che arbitrariamente non pagano gli stipendi in modo regolare e legittimo e annuncia che si si attivera’ in tutte le sedi, fino alla revoca degli appalti, in presenza di una evidente e reiterata mancanza di rispetto delle regole”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

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