Virginia Raggi guarda solo al Campidoglio: "Non peserà il vertice del M5s" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Virginia Raggi guarda solo al Campidoglio: “Non peserà il vertice del M5s”

Tra il caos candidati del centrodestra e le scosse telluriche nel Pd firmate Ignazio Marino, la candidata a sindaco di Roma del Movimento Cinque Stelle Virginia Raggi prosegue, piu’ che mai indisturbata, la sua ‘avanzata’ elettorale verso il Campidoglio. “Basta parlare di giochi politici, parliamo di Roma dove speriamo tanto di vincere – esorta – Roma e’ stata mal governata per anni dai partiti. E’ il momento di cambiare pagina e non credo che il vertice del Movimento pesera’ piu’ di tanto. Noi abbiamo una citta’ da risollevare, abbiamo un programma ben preciso, tante idee e soluzioni che abbiamo condiviso e quindi andiamo avanti su quello”. Avvocato con un recente passato da consigliera comunale di Roma, la candidata pentastellata ha gia’ le idee chiare sulla sua giunta. “Non ci saranno parlamentari – annuncia -. Uno che fa il parlamentare e l’assessore, o fa male l’uno o l’altro, come abbiamo visto con Causi ed Esposito durante la giunta Marino”. Raggi non rivela la squadra che potrebbe accompagnarla in Campidoglio, ma spiega che “molti saranno quelli che sono gia’ gia’ stati nelle istituzioni nei due anni e mezzo precedenti, consiglieri comunali e municipali. In giunta ci saranno molti tecnici che in questi anni ci hanno affiancato ed aiutato, insieme con altre persone che hanno messo a disposizione la loro competenza”. La sua ricetta e’ tanto semplice quanto rivoluzionaria. “Va ricostruito un tessuto sociale e morale, un rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadini. I politici in primis devono dare il buon esempio”. In un’intervista a Vanity Fair la ‘campionessa’ dei grillini romani racconta il suo sogno di “cambiare Roma” e rivela: da bambina “volevo salvare il mondo, vedevo i poveri per strada e li volevo salvare, vedevo i cani per strada e li volevo salvare, ho un’anima da crocerossina”. Raggi, se fosse eletta, diventerebbe il primo sindaco donna della Capitale. L’avvicinamento alla politica – a dispetto di quanti vorrebbero le mamme lontane dai posti di potere – e’ stato successivo alla sua maternita’: “Prima la politica non mi appassionava – rivela -, invece quando e’ nato mio figlio, e sono stata tre mesi a casa con la carrozzina, ho iniziato a girare e vedere tutti i disastri del quartiere. Non ci sono i marciapiedi, le macchine parcheggiano troppo vicino e la carrozzina non passa, le cacche dei cani sono ovunque. Cosi’, siccome sono una che non sta con le mani in mano, mi sono iscritta a un comitato di quartiere e ho iniziato a lavorare con loro”. Poi e’ arrivato il Movimento Cinque Stelle, l’elezione come consigliere comunale a Roma e, infine, la corsa verso il Campidoglio a cui “non avrebbe mai pensato” ma che non la spaventa: “A Roma non serve un supereroe come Jeeg Robot, ma onesta’, legalita’ e competenza”, ribadisce. Se vedra’ Beppe Grillo per la chiusura della campagna elettorale? “Perche’ no – risponde -certo. Non vedo queste difficolta’”.

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