Valanga giallorossa per il derby, Spalletti: "Roma più forte". Pioli: "Risultato severo", Lazio in ritiro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Valanga giallorossa per il derby, Spalletti: “Roma più forte”. Pioli: “Risultato severo”, Lazio in ritiro

– Era un derby dal pronostico a senso unico, viste anche le condizioni in cui la Lazio ci e’ arrivata, ed e’ andata esattamente come si pensava. Troppa poca cosa la squadra di Pioli per poter impensierire i giallorossi che ora sognano, complice il ko del Napoli a Udine, di agganciare quel secondo posto che vorrebbe dire l’accesso diretto alla Champions. Adesso sono a -4 da Higuain e compagni e vanno verso lo scontro diretto del 25 aprile all’Olimpico che molto potra’ dire in chiave di qualificazione all’Europa che conta. Ma anche se il risultato esalta i sostenitori romanisti, primi fra tutti i quattromila che hanno riempito le strade di Testaccio preferendo disertare lo stadio, c’e’ un po’ di gusto dolceamaro in questa sfida che ha perso la sua cornice tradizionale, visto che e’ stata disputata in uno stadio con tantissimi spazi vuoti e in cui non ha trovato posto, nemmeno per pochi minuti, quel Francesco Totti per il quale questa vissuta in panchina potrebbe essere stata l’ultima stracittadina. Ma Spalletti lo considera un giocatore come gli altri, e si regola di conseguenza. In casa Lazio va sottolineato che Pioli per perdere ci ha messo del suo, perche’ se e’ vero che non poteva fare molto per migliorare una difesa decimata (ma Patric e Hoedt non sono pronti per giocare a questi livelli), per il resto ha sbagliato alcune scelte. Ad esempio, non si capisce come possa rimanere fuori dalla formazione titolare uno come Keita Balde che, entrato dopo un’ora, assieme a un Klose oggi in palla, ha messo piu’ volte in difficolta’ la difesa romanista, facendo sperare al pubblico di fede biancoceleste che la partita potesse essere  riaperta. Non a caso adesso si riparla di panchina a rischio per il tecnico ex Parma, anche se il presidente Lotito non e’ uno cosi’ facile agli esoneri. La Lazio recrimina su un palo di Hoedt e un ‘miracolo’ di Szczesny (che pero’ ha grosse colpe sul gol biancoceleste) su Parolo, per il resto, a parte i guizzi e le giocate di Keita Balde, e’ stata solo Roma, che nel primo tempo ha avuto poca concretezza ma nella ripresa, per fortuna di Spalletti, e’ riuscita a essere incisiva. La prima rete arriva al quarto d’ora, e per la Lazio e’ la 15/a della stagione incassata nei 20 minuti laziali: Patric ‘si perde’ El Shaarawy, che lasciato solo anche dai centrali avversari stacca di testa e batte Marchetti sul cross di Digne. Poi la Roma non capitalizza alcune azioni in ripartenza su cui la difesa laziale sbanda, mentre Biglia si rende pericoloso su punizione dal limite, che finisce di poco oltre la traversa. E’ l’unico brivido per Szczesny nei primi 45′. C’e’ anche un palo pieno di Pjanic, mentre Felipe Anderson reclama dopo un contatto in area avversaria con Ruediger. Nainggolan tenta un paio di conclusioni che pero’ appaiono velleitarie. Nella ripresa le due squadre sono piu’ pimpanti, Salah spreca una chance, poi Perotti fa partire un bel tiro, al 19′, che prende il palo: si avventa Dzeko, entrato da poco, e in tap-in segna il 2-0. Ci sono poi il palo di Hoedt e l’intervento decisivo di Szczesny su Parolo, prima che lo stesso Parolo segni su assist aereo di Klose dopo l’uscita sbagliata del portiere della Roma. A quel punto la Lazio, trascinata dal suo Keita, sembra crederci e spinge, c’e’ anche una bella azione di Felipe Anderson, l’unica della sua partita, prima che arrivino il terzo gol della Roma con capitan Florenzi, impazzito di gioia dopo il suo bel destro al volo, e il colpo del Ko di Perotti, con un sinistro dal limite eseguito con precisione chirurgica. L’ultima amarezza per i laziali e’ l’espulsione di Hoedt nel recupero per il secondo giallo, ma il difensore olandese probabilmente andava mandato via prima, dopo un brutto intervento su Nainggolan, punito solo con il giallo, che ha costretto il belga a uscire. Alla fine la festa e’ tutta romanista, mentre per la Lazio, sempre piu’ lontana dai suoi tifosi, c’e’ la conferma che questa e’ una stagione buttata, e da dimenticare in fretta. Quattro gol alla Lazio, quattro punti dal Napoli. La Roma esce dal derby con un successo tanto netto quanto prezioso in ottica Champions League. Il 4-1 con cui la squadra di Spalletti si sbarazza di quella di Pioli davanti a un Olimpico desolante per numero di spettatori sugli spalti (20 mila appena) permette di puntare anche al secondo posto in classifica. “E’ chiaro che dobbiamo guardarci intorno per farci trovare pronti a montare sul treno che passa, ma dobbiamo essere realisti, quattro punti di distacco sono tanti anche se il Napoli deve venire all’Olimpico – frena Spalletti -. Dovremo essere bravissimi, se riusciremo ad avere gli stessi punti allo scontro diretto avremo la possibilita’, in caso di vittoria, di mettergli un po’ di pressione”. Riguardo alla stracittadina, invece, il tecnico toscano e’ meno ‘diplomatico’. “Prima dell’ingresso in campo di Dzeko potevamo aver gia’ chiuso la partita. Potevamo sfruttare meglio alcune situazioni ma abbiamo interpretato bene la gara, c’e’ poco da dirgli ai ragazzi, dobbiamo solo fargli i complimenti – sottolinea -. Penso che piu’ di cosi’ non potessimo fare. Siamo stati bravi anche a saper soffrire contro una squadra che ha calciatori di qualita’, ma la Roma e’ meglio, e’ piu’ forte, abbiamo fatto quello che dovevamo fare”. Forse l’unico neo resta il mancato ingresso in campo di Totti che potrebbe aver visto dalla panchina l’ultimo derby in carriera: “Sono il primo ad essere dispiaciuto per non averlo fatto giocare – confessa Spalletti -. Poteva entrare, doveva fare la sua parte in campo oggi, pero’ poi quando mi metto in panchina devo considerare altro, ho giocatori forti come lui e devo tenerli in considerazione perche’ stanno facendo bene”. Chi invece proprio non puo’ dire di aver fatto bene e’ Stefano Pioli, la cui panchina scricchiola pericolosamente. La Lazio da domani sara’ in ritiro a Norcia per cercare di compattarsi ma intanto c’e’ da digerire la batosta del derby che ha fatto gia’ scattare la contestazione dei tifosi a Formello. “Speravo potessimo fare di piu’, ma abbiamo commesso degli errori, sofferto nel primo tempo la qualita’ della Roma. Nella ripresa e’ andata meglio tanto che potevamo anche pareggiare e riaprire la partita. Il risultato e’ troppo pesante, gli episodi ci hanno condannato a un punteggio troppo severo – evidenzia il tecnico biancoceleste -. In una stagione cosi’ complicata volevamo dare soddisfazione ai nostri tifosi. Mi prendo le mie responsabilita’ per questa stagione, ora non ci resta che mostrare professionalita’ e dignita’, tenendo alto il nostro profilo fino al termine del campionato”.

Dopo la brutta sconfitta per 4-1 nel derby con la ROMA, da domani la Lazio andra’ in ritiro a Norcia. Pranzo a Formello, poi partenza verso un ritiro a oltranza deciso dalla societa’ per ricompattare la squadra in vista della trasferta di domenica prossima a Palermo.
“Abbiamo sofferto nel primo tempo la qualita’ della Roma, abbiamo deciso di aspettarli e tutto sommato non abbiamo rischiato tantissimo, anche se abbiamo commesso un errore grave sul loro gol. Nella ripresa abbiamo creato tanto, loro sono andati in difficolta’ e noi potevamo pareggiare, alla fine il risultato e’ troppo severo. In una stagione cosi’ complicata volevamo dare una soddisfazione ai nostri tifosi, ora dobbiamo chiudere mantenendo un alto profilo”. Stefano Pioli commenta cosi’ la pesante sconfitta nel derby, ennesima delusione di una stagione iniziata male e proseguita peggio. “Abbiamo commesso tanti errori e questo e’ il nostro dispiacere – spiega in tv il tecnico della Lazio – Al di la’ della qualita’ dei nostri avversari, su tutti i gol noi potevamo fare qualcosa in piu’, ma ogni volta che ci siamo aperti abbiamo avuto difficolta’ a ritrovare l’equilibrio. Stiamo lavorando tanto su queste situazioni, ma paghiamo sempre troppo: ogni settimana cerchiamo di fare un buon lavoro per limitare queste situazioni che ci penalizzano oltre ogni nostro demerito. Se andremo in ritiro? Non mi sono ancora confrontato con la societa’, ora incontrero’ il presidente e il direttore. E con Spalletti a fine partita non e’ successo nulla, stavo andando via dal campo perche’ nervoso, ci siamo solo salutati”. Keita Balde ha trasformato ancora una volta la squadra: “In questo momento – ribadisce Pioli – ha un rendimento importante quando entra a partita cominciata e ne ha un altro quando la inizia: abbiamo fatto le scelte per schierare la formazione piu’ adatta per affrontare i nostri avversari. Il contatto Florenzi-Keita? Le immagini confermano quella che era una mia sensazione, il rigore c’e'”.

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