Regione, Zingaretti: "In tre anni fuori dal crac". Il plauso del ministro Padoan | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Regione, Zingaretti: “In tre anni fuori dal crac”. Il plauso del ministro Padoan

– In tre anni il Lazio e’ passato dal  crack certificato dalla Corte dei Conti all'”equilibrio di bilancio”. Anzi, da “problema italiano” a “anticipatore di buone pratiche della finanza pubblica”: parola del governatore Nicola Zingaretti che oggi ha organizzato nella sede della giunta un convegno sul ‘caso Lazio’, ospite d’onore il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che ha dato prova di apprezzare il lavoro sui conti pubblici della squadra di Zingaretti. “Si tratta di risultati estremamente importanti, per la Regione ma anche in generale – ha commentato il ministro – come esempio di buone pratiche che vanno estese e portate avanti”. Un “timbro”, quello dell’inquilino di via XX Settembre, che secondo Zingaretti viene messo “su una situazione che sta cambiando radicalmente, e in meglio, per i cittadini e le famiglie”. Certo, riconosce il governatore, e’ stato decisivo un rapporto di stretta collaborazione con il governo stesso, “per affrontare temi talmente complessi, come quelli dell’immenso debito, che altrimenti non ce l’avremmo mai fatta ad affrontare da soli”. L’amministrazione regionale, ha spiegato infatti l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore, “ha utilizzato immediatamente le norme che il governo ha predisposto per l’attuazione delle misure di finanza pubblica, prima tra tutte il pagamento dei debiti pregressi, visto che avevamo uno stock enorme e partivamo da cifre strabilianti”: la Regione ha pagato ben 9,4 miliardi di debiti pregressi grazie ai decreti statali per le anticipazioni di liquidita’. Ma anche, ha aggiunto l’assessore, il lavoro insieme all’Agenzia del Demanio sulla valorizzazione del patrimonio, “che invece di essere un onere” deve anche essere un elemento per “fare cassa”. C’e’ stato inoltre un lavoro di spending review (spalmato su tre collegati al Bilancio), la riduzione da 35 a 6 delle partecipazioni, i 28 milioni risparmiati grazie allo sfrondamento della galassia delle societa’ regionali, i 620 milioni grazie alla Centrale Acquisti, i 160 frutto della rinegoziazione del debito, i 12,5 milioni dal recupero dell’evasione del ticket sanitario. Sanita’ che ha visto il deficit calare, secondo i dati diffusi dalla Regione, dai quasi 2 miliardi del 2006 ai 335 milioni certificati nel 2014. Zingaretti si e’ inoltre detto orgoglioso del lavoro sui fondi europei della vecchia programmazione 2007-2013, che sono stati spesi fino all’ultimo centesimo. Uno scenario che pero’ lascia a dir poco scettica l’opposizione: per Giuseppe Cangemi (Cuoritaliani) Zingaretti “tenta di raccontare una Regione che non esiste e che vede solo lui”, mentre il capogruppo FI Antonello Aurigemma ha auspicato che, dopo il ministro, “il governatore incontri i cittadini che tutti i giorni convivono con i tagli effettuati proprio per raggiungere il risanamento”. La collaborazione con l’esecutivo nazionale in ogni caso non si fermera’ qui: “Ora la cosa piu’ importante – ha concluso Zingaretti – e’ sbloccare gli investimenti del Fondo di sviluppo e coesione, noi siamo pronti con i progetti e vicini a raggiungere l’accordo col governo”.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login