Roma, Spalletti: "Nessuna rivalità con Totti: decide Pallotta" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Spalletti: “Nessuna rivalità con Totti: decide Pallotta”

– Per battere il Napoli e centrare il sogno Champions passando per la porta principale Luciano Spalletti ha bisogno di tutti, compresi Totti e Dzeko, i due ‘tormentoni’, per motivi diversi, del momento. Alla vigilia di Roma-Napoli, spartiacque per l’Europa che conta, il tecnico giallorosso dopo le inquietudini e il nervosismo dei giorni scorsi arriva in conferenza stampa piu’ sereno del solito e non si scuote nemmeno quando l’argomento e’ il solito: Francesco Totti, per il quale domani potrebbe essere la penultima all’Olimpico. Merito sicuramente della seduta ‘vis-a-vis’ di ieri mattina a Trigoria e del messaggio conciliante che il capitano, via social, ha voluto mandare a tutto l’ambiente, parole che – chiarisce il tecnico – “ho apprezzato tantissimo. Un messaggio da capitano”. Svicola solo, e lo fa usando la lingua inglese, quando la domanda verte sul rinnovo contrattuale: “Chiedetelo a Pallotta. Lui conosce meglio la situazione. Siamo tutti in discussione fino alla fine di questo campionato. Si va avanti e dritti per questa strada”, risponde prima di chiarire che tra lui e il capitano “non c’e’ nessuna rivalita’. Io sono qui per portare dei risultati”. Magari, riconosce, “posso essere stato un po’ rigido, brusco, duro ma questo e’ il mio ruolo”. Che ha portato a risultati impensabili appena tre mesi fa: “Quando sono arrivato qui nessuno avrebbe immaginato di giocarsi questa partita ad armi pari. Questi ragazzi qui hanno fatto dei risultati straordinari e spesso non lo abbiamo sottolineato”. Tutti, aggiunge, “hanno pedalato forte mettendosi a disposizione. Non avessi creduto in questo non sarei venuto ad allenare la Roma. Poi loro me l’han fatto vedere di volta in volta che sono forti”. Il merito va anche a Edin Dzeko, “un gran calciatore da Roma. Un giocatore che forse non ho sostenuto abbastanza, anche se non ha bisogno del mio sostegno. Higuain – risponde alla domanda “se la Roma avesse avuto l’argentino dove sarebbe?” – e’ stato straordinario, ma sono contento dell’apporto che Dzeko ha dato alla squadra per arrivare a questo punto”. “Io ho bisogno di tutti dentro la squadra e quando dico di tutti parlo anche di Totti perche’ nella penultima e ultima partita ci ha dato una mano. Pero’ poi devo far crescere l’autostima negli altri, farli sentire importanti uguale ai fini del risultato”. Gli esempi che ha davanti sono due e Spalletti li cita: “Il Leicester sta facendo certe cose perche’ e’ una squadra, la Juventus anche, pur avendo grandi individualita’. E noi dobbiamo guardare quelli che sono piu’ bravi di noi”. Categoria in cui di diritto, per il tecnico toscano, c’e’ anche l’avversario di domani: “Il Napoli ha giocato il miglior calcio in questa stagione, per numeri, atteggiamento e continuita’. Sono stati i piu’ forti dopo la Juve ed e’ giusto siano in questa posizione”. Batterli significherebbe avvicinarsi alla Champions diretta “obiettivo importantissimo, fondamentale per i nostri tifosi e la nostra societa’”.     Sul fronte tecnico, Rudiger ha recuperato dal risentimento all’adduttore e sara’ della partita e “gli altri sono tutti a disposizione”. Totti o non Totti (“La formazione la decidero’ domani”), l’unico interrogativo riguarda il terzo ruolo di centrocampo, con Keita ancora favorito su De Rossi, il tridente leggero davanti e Dzeko in panchina. Di sicuro “mettero’ in campo la squadra che ci da’ garanzie maggiori. Loro sono forti, equilibrati in ogni fase di gioco, riuscendo a ricompattare bene la forza in fase difensiva trovandosi tre o quattro giocatori dietro la tua linea difensiva quando cerchi di stare corto. Per cui bisognera’ essere bravi e molto continui nella nostra compattezza”.

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