Quell’immagine di Roma irrimediabilmente compromessa
Roma caput mundi? Forse un tempo. Non fasciamoci gli occhi di prosciutto e non facciamo finta che tutto vada bene. La retorica dell’ottimismo non inganna più nessuno. Anzi, irrita. Che cosa sta succedendo a Roma, si chiedono oltre oceano, gli italiani – meglio, i romani – sono imbarazzati? Infastiditi si, certamente.
Il degrado tocca direttamente anche loro, la sporcizia, la confusione, i disservizi, la viabilità, lo stato dei monumenti, l’oltraggio dei finti centurioni, il fastidioso inseguimento degli ambulanti abusivi l’insicurezza. Nulla a che vedere con il terrorismo e con gli ultimi episodi che stanno choccando il mondo occidentale. Parliamo della piccola criminalità dei borseggi sugli autobus e nella metro, delle bande di giovani zingare che mettono a segno i loro colpi indisturbate. L’immagine di Roma è irrimediabilmente compromessa, il “pittoresco” non basta più quando anche la ristorazione è a tirar via, quando le cucine dell’orrore sfornano piatti a rischio, quando topi e blatte governano. Una città disastrata. Non è ancora colpa della amministrazione grillina, ma lo sarà tra poco. Quel che è certo è che il colpo d’ala ancora non c’è. E intanto l’immagine di Roma va a fondo, l’immagine della capitale nel mondo si sta logorando in fretta. Basta leggere sulla stampa internazionale e sul web quello che della città eterna dicono e scrivono i visitatori di ritorno nei rispettivi paesi. E’ duro scalfire un mito che si è consolidato nei secoli, ma quando il piedestallo è minato basta poco per farlo crollare. Roma sopporta con filosofia ciò che altre città non sopporterebbero, ma comincia a vergognarsi di essersi ridotta in questo modo. Una città stracciona. Il turista pensa di fare un salto al mare, visto che è a due passi? Se non può contare sul pulmino dell’albergo o su un Ncc deve avventurarsi a cercare il mitico “trenino”. E rimediare l’ennesimo choc: solo nelle periferie di qualche metropoli del nuovo mondo si possono trovare dei convogli così scalcinati, sporchi e irrimediabilmente rovinati dai Writers. E’ un problema di dignità. Che figura, è questa la città che vendiamo all’estero?
Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login