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Fondi in ritardo per la Metro A, lavori slittati, il dg Atac: settembre a rischio caos

Linea A stazione "Spagna"

Linea A stazione “Spagna”

I soldi sono arrivati tardi, dopo la deadline del 15 agosto, la manutenzione straordinaria dei treni è rimandata a settembre. E così si preannuncia un inizio dell’autunno in salita per la linea A della metropolitana, quella che attualmente sopporta il peso maggiore del trasporto pubblico romano, con oltre mezzo milione di passeggeri al giorno. A settembre, con la riapertura delle scuole e la ripresa a pieno ritmo di tutte le attività cittadine, la metro A si ritroverà con altri due convogli funzionanti in meno, che potrebbero diventare quattro a ottobre, con evidenti ripercussioni su un servizio già messo a dura prova negli ultimi mesi dalla carenza di manutenzione dei treni. Una vicenda, quella delle riparazioni dei mezzi circolanti, che sembrava risolta con la delibera con cui il Campidoglio, poco prima di Ferragosto, aveva stanziato i 18 milioni necessari per avviare i primi cantieri per la ristrutturazione e manutenzione straordinaria dei convogli. Ma ieri è arrivata la doccia fredda: il direttore generale dell’Atac Marco Rettighieri, in una lettera indirizzata all’assessore capitolino alla mobilità Linda Meleo, il manager dell’azienda di via Prenestina ha informato il Campidoglio che, a causa dell’arrivo dei soldi dopo la scadenza del 15, la ditta incaricata di eseguire i lavori ha assunto un altro incarico. Quindi, secondo quanto scritto dal dg, la ditta stessa potrà dedicarsi ai convogli romani soltanto a settembre, con l’intervento che si concluderà verosimilmente intorno alla metà di ottobre.
LA DELIBERA
La vicenda sembrava risolta, appunto, ma non era così. Riavvolgiamo il nastro: dopo settimane di sofferenza sulla linea, a causa di guasti ai treni, Rettighieri a inizio agosto aveva inviato una lettera di fuoco a Virginia Raggi, minacciando persino le dimissioni, qualora il Campidoglio non fosse riuscito a risolvere un problema che si protrae da mesi. «L’amministrazione dovrà trovare una nuova governance se entro Ferragosto non verrà finanziata la prima tranche da 18 milioni di euro – aveva scritto il numero uno dell’azienda municipalizzata del trasporto pubblico – per la manutenzione della linea A e se non verrà sbloccata la gara per i 150 nuovi bus». La giunta pentastellata avrebbe potuto inserire queste risorse nell’assestamento di bilancio approvato a fine luglio, ma proprio l’assessore Meleo aveva proposto un piano B: un prestito bancario, che l’Atac avrebbe dovuto chiedere per avviare i lavori. Ma le banche hanno negato un ulteriore finanziamento a un’azienda che ha i conti già notevolmente in disordine, con oltre 12 mila dipendenti e un debito di ben 1,3 miliardi di euro.
I FONDI
A quel punto, l’assessore al bilancio Marcello Minenna ha individuato in extremis le risorse per la manutenzione straordinaria dei treni «grazie all’operazione di pulizia del bilancio annunciata durante l’assestamento di luglio». La delibera è stata approvata il 12 agosto ma, per i tempi tecnici di conclusione dell’iter finanziario, le risorse sono arrivate materialmente nel conto dell’Atac soltanto ieri. Un ritardo di appena 48 ore, rispetto alla scadenza stabilita, che però è stato decisivo per impedire l’avvio dei lavori già ad agosto. Alla lettera di Rettighieri la Meleo ha risposto semplicemente ricordando che «i fondi sono stati stanziati». Segno di un nuovo rialzo della temperatura tra il colle capitolino e via Prenestina.

GLI INTERVENTI
Fatto sta che, a settembre, il servizio della linea A della metropolitana rischia seriamente di subire rallentamenti e riduzioni di frequenze sull’intera tratta, anche se dall’Atac assicurano che faranno i salti mortali per ridurre al minimo i disagi.

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