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Roma Capitale, i dirigenti ruotano negli incarichi. Marra resta capo del personale

Una decisione del sindaco Raggi in ossequio alla procedura di interpello prevista dal piano anticorruzione  di Cantone. Su 36 carriere direttive 11 cambiano destinazione, 5 nei municipi e 6 nelle strutture centrali

Roma - Il Campidoglio sede del sindaco della Capitale

Roma – Il Campidoglio sede del sindaco della Capitale

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza per la rotazione dei dirigenti, individuati per la prima volta con la procedura di interpello prevista dal piano anticorruzione condiviso con Anac. Un sistema all’insegna del «merito e trasparenza», per Raggi, che coinvolge 40 direttori tra dipartimenti e municipi: 25 vengono confermati mentre 11 cambiano destinazione. Raffaele Marra, uomo di fiducia del sindaco, da tempo al centro di polemiche, resta a capo del personale. La conferma di Raffaele Marra a capo del personale di Roma Capitale è avvenuta a seguito di una valutazione della giunta targata M5S. «Abbiamo comunque – ha detto il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, a margine del Consiglio della Città Metropolitana di Roma (ex Provincia), nella sede di via IV Novembre – ruotato molte posizioni. È stato dato un segnale importante, il gruppo è molto compatto le scelte sono state anche condivise».
I 25 dirigenti confermati sono 10 nei municipi e 15 nelle strutture centrali, mentre gli 11 che
cambiano destinazione sono 5 nei municipi e 6 nelle strutture centrali.
L’ordinanza fissa i ruoli di 36 dirigenti, per altri quattro interverrà una decisione successiva. I quattro ruoli inclusi nella procedura di interpello i quali attendono ancora una decisione ufficiale sono: i vertici della
polizia locale (dove dovrebbe essere confermato Diego Porta), dell’avvocatura, della ragioneria e delle politiche sociali.
Marra, inizialmente nominato come vice-capo di gabinetto vicario della sindaca, poi solo vice capo di gabinetto e infine spostato all’organizzazione delle risorse umane, qui resta. A capo del Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive arriva Luigi Maggio, prima al Patrimonio; al dipartimento Cultura resta Vincenzo Vastola, come pure a quello Mobilità, Viola Maurizio; al Patrimonio va Cristiana Palazzesi prima alle politiche abitative, dove invece arriva Aldo Barletta.
Al dipartimento Lavoro, Turismo (il turismo viene diviso dalla Cultura) e Formazione si trova Maria Cristina Selloni, mentre a capo dell’Urbanistica rimane Annamaria Graziano. Non cambia ruolo Cinzia Padolecchia, al vertice al dipartimento Scuola, dipartimento da cui viene scorporato lo Sport al cui vertice va invece Francesco Paciello. Roberto Botta resta ai Lavori Pubblici, come Pelusi Pasquale Libero all’Ambiente.Al dipartimento Mercati all’Ingrosso ci sarà Silvana Sari, che lascia lo Sviluppo economico. A capo della Sovrintendenza Capitolina rimane Claudio Parisi Presicce. Rita Caldarozzi viene confermata a dirigere la Razionalizzazione della spesa, come pure restano a capo dei dipartimenti ufficio stampa, Maria Rosaria Pacelli, e comunicazione, Carmela Capozio.E, infine, al dipartimento risorse economiche resta Andreina Marinelli, come pure le colleghe Luisa Massimiani al dipartimento partecipazioni e Sabina De Luca ai progetti europei. Cambia invece il vertice dell’Innovazione Tecnologica dove arriva Antonella Caprioli.

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