Bufera giudiziaria a Latina, 16 arresti, anche l’ex sindaco - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Bufera giudiziaria a Latina, 16 arresti, anche l’ex sindaco

Chiesta l’autorizzazione a procedere alla Camera per Pasquale Maietta, deputato di FdI e presidente del Latina calcio

di_giorgi_di_rubbo_latinaAccade quel che non ti aspetti, con il nuovo corso politico, con l’elezione di un nuovo sindaco espressione della società civile, si pensava di aver voltato pagina, di aver chiuso con il passato. Che torna prepotentemente alla ribalta con una raffica di arresti eccellenti, dall’ex sindaco De Giorgi al parlamentare e presidente del Latina Calcio Maietta.. In sostanza parte del mondo politico e amministrativo di Latina finisce in un’indagine che ha portato all’alba i carabinieri del comando provinciale all’alba a eseguire 16 ordinanze di custodia cautelare, otto in carcere e otto ai domiciliari, una cinquantina di indagati. Si tratta di politici, ex amministratori, dirigenti del comune e imprenditori. Tra questi ci sono l’ex sindaco Giovanni Di Giorgi (FdI), l’ex assessore Giuseppe Di Rubbo (FI) e l’ex consigliere provinciale di An Silvano Spagnoli,l’ex consigliere comunale di Forza Italia e costruttore Vincenzo Malvaso. Inoltre nell’elenco ci sono il dirigente comunale Ventura Monti, il funzionario comunale Nicola Deodato, il costruttore Massimo Riccardo, l’architetto Luca Baldini. In più è stata chiesta l’autorizzazione a procedere alla Camera anche per Pasquale Maietta, deputato di FdI e presidente del Latina calcio.
Le misure cautelari sono state firmate dal giudice delle indagini preliminari Mara Mattioli. Le accuse vanno dall’associazione per delinquere alla turbativa d’asta, al falso ideologico e alla truffa aggravata ai danni dello stato. Nel mirino degli inquirenti la realizzazione di alcune opere, tra cui l’ampliamento dello stadio comunale Francioni, e l’assegnazione degli appalti. Roba grossa, una brutta storia di appalti. L’inchiesta raccoglie illeciti registrati tra il 2009 ed il 2015, riassunta così dal procuratore capo di Latina Andrea De Gasperis: «Emerge la presenza di imprenditori con ruoli nella politica e nell’amministrazione, commistioni e confusioni, una diffusa violazione della legge in materia di appalti». E sono tre i filoni d’indagine: la gestione degli appalti, affidati in maniera diretta attraverso un artificioso frazionamento della spesa, quello dei favori al Latina Calcio – la squadra cittadina che milita in B presieduta dal deputato Maietta, che aveva anche un ruolo in giunta – e quello della pianificazione urbanistica «drogata». E’ un panorama in cui il Comune si accolla spese che dovevano invece essere a carico delle società sportive gestite da imprenditori-politici amici (come il contratto capestro stipulato per la piscina e l’amministrazione in pratica assoggettata al Latina Calcio) passando poi per la materia più imponente, quella della pianificazione urbanistica completamente adulterata negli ultimi anni. L’ordinanza del gip Mara Mattioli si sofferma sull’approvazione dei piani particolareggiati che hanno consentito la spartizione del territorio tra i costruttori amici dei politici e una «spregiudicata speculazione edilizia». Così le particelle già espropriate dal Comune tornavano al privato che le cedeva nuovamente all’amministrazione ottenendo premi di cubatura. Operazioni compiute con la compiacenza di alcuni notai. I piani approvati dalla giunta anziché dal consiglio comunale come prevede la legge sono stati tutti annullati dal commissario prefettizio che ha guidato la città dopo la sfiducia al sindaco Di Giorgi.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login