Il San Leone Magno diventa un hotel - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il San Leone Magno diventa un hotel

sanleonemagnoLaddove c’era l’Aula Magna ora c’è… La hall di un hotel. Ma quella del San Leone Magno non era una scuola qualunque: fu frequentata, tra gli altri, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dai suoi fratelli Piersanti e Antonino. Oggi quel posto rivive e riaprirà le porte venerdì 18 novembre con un concerto-evento del soul man Luca Sapio che, con la sua band, si esibirà nella ex chiesa sconsacrata dei Fratelli Maristi, in prossimità delle mure aureliane, poi divenuta aula magna del liceo Plinio Seniore, dopo aver ospitato, appunto, le aule del San Leone Magno.
Il liceo Plinio Seniore è stato uno dei luoghi simbolo della contestazione studentesca del 1968. Le cronache dell’epoca ricordano in particolare lo scontro durissimo tra gli studenti e il Preside dell’istituto in quella che rimarrà alla storia come la “guerra ai capelloni”. Ad accendere la miccia provvedimenti disciplinari nei confronti di alcuni alunni a causa del loro abbigliamento, delle barbe e della lunghezza dei capelli. Tra il 19 e il 21 novembre 1968 gli studenti del Plinio furono protagonisti di una delle primissime “occupazioni” di una scuola in Italia (seconda, a Roma, dopo quella nel liceo Mamiani), per protestare contro le politiche del Preside e chiedere la cosiddetta “facoltà d’Assemblea”.
Nel corso del particolare evento Sapio proporrà una rilettura dei grandi classici del blues e rhythm and blues. Ingegnere del suono, produttore, musicista, autore radiofonico di una trasmissione sulla storia del soul raccontata con la voce di Luca Ward, un premio come miglior disco indipendente, Sapio si è affermato sulla scena internazionale soprattutto con il secondo album, “Everyday is gonna be the day”, interpretato con la band dei Dark Shadows. L’apertura del concerto sarà affidata ad Alfredo Maddaloni con un esclusiva selezione di rarità e classici in vinile.

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