La nostra rivoluzione si chiama “Community dei Lettori” - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

La nostra rivoluzione si chiama “Community dei Lettori”

edicola_digitaleNasce l’edicola digitale del Nuovo Corriere. In America si chiama Community dei lettori, abbonati digitali. Non si va più in edicola a comprare il giornale ma lo si acquista su Internet, attraverso il proprio computer, tablet, smartphone. Una decisione presa dal nostro leader editoriale sull’onda dei cambiamenti dei consumi dei prodotti editoriali. Un servizio in più, come noi lo definiamo, per il lettore che in questi anni ha cambiato modo di fruire l’informazione dei media. Lettori non più appassionati della notizia cartacea “del giorno dopo”, ma sempre più (i dati statistici confermano meno vendita della carta a favore di quella digital) affamati di una informazione istantanea, del momento, veloce, in continuo inseguimento con quelle pubblicate anche sulle piattaforme social, Facebook e Twitter, in particolare. Nell’era della comunicazione di massa ci siamo chiesti come reagire a un mercato sempre più agguerrito e competitivo nel produrre un prodotto giornalistico, offerte editoriali più variegate,come le nostre edizioni che vanno dall’informazione/inchiesta locale a quella nazionale fino a quella della politica sanitaria. E l’unica risposta per un marketing effettivamente strategico è stato quello di considerare l’era digitale paywall, per non restare indietro rispetto ai new media, ai nuovi modelli emergenti già da diversi anni. In un certo qual modo intendiamo entrare nella cosiddetta transizione (che già in parte sta avvenendo) da carta a all digital, un mercato editoriale in continua evoluzione fin dal XX secolo. Un cambiamento che non emarginerà il tradizionale cartaceo, che continuerà comunque a mandare in stampa un prodotto in grado di dire la propria su tutte le notizie più rilevanti, sempre fedele alla sua linea di libera informazione, privilegiando quella investigativa, garantendo la presenza in edicola nei prossimi tempi. Ma è evidente come il passaggio sia rivoluzionario e indicativo per tutti, e quanto sia importante per l’impresa editoriale accettare nuove sfide e affrontare il futuro dell’informazione per garantire all’opinione pubblica il “bilanciamento” della democrazia nel nostro Paese.

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