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Un altro bus i fiamme. Va a fuoco l’Atac e sappiamo perché

bus_fuocoSan Paolo, un altro bus a fuoco, e adesso è allarme sicurezza. Brucia l’N2, l’autista fa scendere subito i passeggeri ed evita guai seri. L’Atac apre un’altra inchiesta sull’ennesimo rogo di un mezzo pubblico. Dall’inizio del 2016 – secondo i sindacati – sono una ventina, sette dall’estate scorsa. E due in appena tre giorni
Dopo il rogo che mercoledì sera ha spaventato decine di persone che si trovavano davanti alla stazione Termini e che ha gravemente danneggiato un mezzo della linea 40 appena giunto al capolinea, giovedì notte dunue un altro bus dell’Atac è stato distrutto dalle fiamme che hanno avvolto il veicolo, mentre una pattuglia della polizia chiudeva al traffico via Ferdinando Baldelli. L’azienda ha annunciato un’altra inchiesta interna. È ancora fresco il ricordo dell’autobus in fiamme a corso d’Italia l’estate scorsa, con il tunnel invaso dal fumo e i carabinieri impegnati nell’evacuazione degli automobilisti. O di quello che è successo a settembre in via Virginio Talli, al Nuovo Salario, o ancora nello stesso periodo sulla tangenziale Est all’altezza di via Salaria. «Tutta colpa della gestione della manutenzione? O c’è dell’altro? Dicono i tecnici che la vettura può andare a fuoco durante la marcia per diversi motivi: problemi al motore, perdite d’olio, guarnizioni che si rompono, surriscaldamento dei dischi dei freni.Ma bruciano bus di 12 anni come di cinque. E c’è il problema che le vetture non riposano mai per la cronica carenza di mezzi. Finora la sicurezza dei passeggeri non è mai stata messa in discussione, ma il disastro è sempre dietro l’angolo. A metà ottobre sono stati presentati solo 25 nuovi bus, poi entrati in servizio. Se ne attendono altri ottanta entro la prossima primavera. Ma gli incendi continuano a verificarsi.

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