L’amatriciana al ristorante per raccogliere fondi per i terremotati
Dopo il “kit amatriciana solidale”, il pacchetto speciale ideato dalla Cia-Agricoltori italiani per la raccolta di fondi a sostegno delle aziende agricole colpite dal sisma del Centro Italia,
arriva ora “Amatriciama”, un’altra iniziativa solidale che mira a raccogliere due milioni di euro per ricostruire la scuola alberghiera di Amatrice.
E se dietro il “kit”, che ha avuto un discreto successo, c’era la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), in collaborazione con Cittadinanzattiva, Actionaid, Libera, Earth Day Italia, Uniceb; e con il sostegno di De Rica, Fiorucci, Siciliani, Casearia De Remigis, Alcar Uno, Ortosole, dietro “Amatriciama” ci sono Italgrob (la Federazione Italiana dei Grossisti e dei Distributori di Bevande) e Adhor (l’Associazione le Donne dell’Ho.re.ca.), con il patrocinio della Provincia di Rieti e del Comune di Amatrice. Come funziona? I distributori ed i loro consorzi coinvolgono i ristoratori nel proporre ai loro clienti di fare una donazione di 5 euro, ordinando un piatto di pasta all’amatriciana. Il ristoratore rilascia una ricevuta e fornisce tutto il materiale informativo ricevuto dai distributori per far espandere l’iniziativa a macchia d’olio. Tutti i ristoranti aderenti sono promossi sul sito www.amatriciama.it, dove si trovano tutte le informazioni che riguardano il progetto.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa si è svolta a Roma, il 21 novembre scorso, alla presenza anche del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che ha ingraziato gli organizzatori del progetto: “Persone che si sono messe in moto per contribuire alla ricostruzione di quello che era uno dei borghi più belli d’Italia”.
L’iniziativa è stata ideata da Luigino Lorenzoni, distributore e consigliere Italgrob. “Siamo certi – ha affermato Paola Ghiacchero, anche lei consigliere di Italgrob – che i ristoratori italiani, supportati dai distributori, aderiranno con entusiasmo e partecipazione a questa iniziativa”.
Finora, sono 100 i distributori che hanno già aderito ad AmatriciAma, ma Luigino Lorenzoni punta ad averne il doppio: “Credo che poremo arrivare a coinvolgere 200 distributori e quindi a circa 3.000 ristoratori”.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il Presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi che, originario di Accumoli, ha indicato la fatica di far fronte ad esigenze inaspettate e drammatiche e ha espresso l’auspicio che sia possibile – nel tempo e con un lavoro costante – ricostruire tutti gli aspetti dei paesi distrutti”.
Cesare Protettì
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