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Turismo? La Tuscia viaggia al 30% delle sue possibilità

viterbo_cherubiniLo sviluppo del territorio è stato il tema al centro della conferenza stampa di fine anno della Federlazio, che si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri, presso l’hotel Salus Terme. Sono intervenuti il direttore esecutivo dell’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) Giovanni Bastianelli, il sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti, Tiziana Governatori, imprenditrice, General Manager di “Terme Salus Hotel”, membro del Consiglio Direttivo di Federlazio ed il giornalista Giorgio Renzetti, che ha moderato l’incontro. Presenti il direttore Giuseppe Crea, il
presidente Giovanni Calisti della Federlazio di Viterbo e l’assessore comunale al Turismo Giacomo Barelli.

“Viterbo deve proporsi ed affermarsi come risorsa turistica e naturale” – ha introdotto i lavori il presidente di Federlazio Viterbo, Giovanni Calisti -Troppe volte si è parlato di opportunità perse. Si procede ancora con una programmazione a vista, tranne casi isolati come Civita di Bagnoregio. Il futuro di sviluppo di Viterbo è legato inscindibilmente al termalismo”.

Bastianelli ha, quindi, posto l’attenzione sul turismo: “Nelle cose bisogna crederci, ma nel turismo ancora di più. Se non scatta l’orgoglio di far conoscere la propria città non può funzionare. Per troppi anni mancava quella scintilla per far crescere Viterbo. La città fa della sua diversità il suo punto di forza. Il monoprodotto non funziona più”. Guardando al Lazio, il direttore dell’Enit ha affermato come la scintilla che manca è la parte ludica, intesa come tempo libero. “Oggi il centro di tutto è il cibo – ha detto – Ormai è la regola. Poi il turista va a vedere altre cose. Per il termalismo, da solo questo non basta, perchè di località termali ce ne sono tante. Non si parla poi più di termalismo, ma di benessere alla persona. Però se è attratto da altro, come il villaggio di Natale di questi giorni, magari i flussi turistici aumentano e ciò vale anche per il discorso inverso”.

Per Bastianelli la scintilla che ha portato Civita di Bagnoregio ad emergere è stato l’aver fatto pagare il biglietto di ingresso. “E’ stata una mossa straordinaria. Noi dobbiamo dare valore alle cose, ad un posto unico come Civita. E’ stata questa mossa iniziale ad aver fatto la differenza”.

Il direttore dell’Enit ha evidenziato poi come l’Italia sia il primo Paese europeo per turisti che vengono dall’estero per i Paesi senza bisogno di visto ed il primo Paese per il pernottamento in Europa per Paesi transoceanici. Siamo però scarsi nell’organizzazione. Ci vogliono tutti, ma per assurdo fanno fatica a comprarci”.

La parola è, quindi, andata a Tiziana Governatori, che ha parlato della sua esperienza personale di imprenditrice e come i primi investimenti fatti dalla sua famiglia siano stati indirizzati alle terme. “In questi ultimi quattro hanno abbiamo cercato di trovare una nostra identità, un posizionamento strategico su quello che potevamo offrire come benessere termale. Abbiamo iniziato questo percorso e sentito la necessità di confrontarci con le terme dei Papi. E’ nata così una collaborazione che spero possa nascere anche con altri futuri poli termali. Oggi, inoltre, abbiamo la possibilità di interagire a livello giuridico”. Governatori ha evidenziato come la difficoltà maggiore stia nel trovare una vera identità. “Dal nostro punto di vista è il filone termale, ma non è detto. Il turismo non si fa solo con le terme. Abbiamo bisogno di linee guida. Le aziende che si sono unite per far crescere questo territorio, vincendo un bando regionale, hanno impiegato i fondi per portare nella Tuscia 60 operatori stranieri. Da loro è arrivato un unico messaggio: questo territorio si può vendere sul percorso di una via dedicata agli Etruschi”.

L’esperienza positiva di Civita di Bagnoregio è stata illustrata dal sindaco Bigiotti, che ha rimarcato come sia fondamentale credere profondamente in quello che si ha. “Il pagamento del biglietto si unisce anche ad alcune importanti manifestazioni che abbiamo svolto a Civita e di cui la Rai ci ha anche dedicato il Tg in prima serta – ha riferito il sindaco – Abbiamo anche investito soldi affinchè questi eventi fossero completamente gratuiti. La consapevolezza di avere qualcosa di importante in mano ha concorso poi con il fatto che non vedevo alternative per il mio territorio se non il turismo, legato anche all’enogastronomia”. Bigiotti al riguardo ha annunciato che i primi giorni di febbraio Civita di Bagnoregio sarà protagonista della trasmissione di “Geo & Geo” con il tartufo bianco. “Ciò porterà altri flussi turistici nuovi. Ho detto già ai ristoratori di attivarsi per far trovare il tartufo bianco. La crescita poi di questi numeri non può prescindere dall’offrire nuovi servizi e migliori di quelli che si hanno, perchè a retrocedere ci vuole pochissimo. Stiamo anche avviando dei progetti con i sindaci della Teverina per spalmare il flusso di turisti sul territorio. Nel giro di tre anni e mezzo a Civita si sono aperte quasi 100 nuove attività”.

Bastianelli ha rimarcato come nel turismo non ci debba essere la concorrenza. Mentre sul discorso Etruschi il direttore dell’Enit si è dichiarato scettico, visto che per lui non si tratta di un brand. “Il turismo è uno sport di massa e bisogna andare a colpire la bastianellimassa. C’è poi una parola chiave che è la qualità: più si alza l’aspettativa e più bisogna stare attenti ai servizi che si offrono . La vera sfida è mantenere le aspettative”. Ha preso poi ad esempio Matera, che nel 2019 diventerà capitale della cultura. “Arriverà il 2019 e poi?La sfida è mantenere il livello. Io per Viterbo non mi porrei il problema di come chiamarla. Viterbo è Viterbo. I territori vanno raccontati, ovvero non fare l’elenco delle cose che si hanno, ma perchè si hanno quelle cose. Viterbo si sta raccontando molto di più che nel passato, sta crescendo così perchè ci si è creduto. Anche la stessa Macchina di S. Rosa è complementare di tutto il resto. L’averla portata all’Expo ha fatto la differenza. E’ ovvio però che la politica della città deve andare di pari passo con l’imprenditoria. Poi bisognerà anche mettere la Macchina di S. Rosa in giro per la città: una dove c’è l’acensore di Valle Faul e poi nei punti dove sosta. Perchè se non si fa questo si perde una grande opportunità”.

La Governatori ha, quindi, rimarcato l’importanza del confronto tra imprenditori per trovare sinergie comuni. “Da questo punto di vista siamo cresciuti, non siamo più governatori-calisti-e-renzettigelosi”. Tra le criticità poi evidenziate ha posto l’accento sulla mancanza di mezzi per far girare i turisti in città. Altro punto critico quello dei negozi aperti anche nei giorni festivi. “Comincia comunque ad esserci una maggiore sensibilità da parte degli esercenti – ha ammesso – anche se ciò dovrebbe esserci tutto l’anno, non solo in determinati periodi”.

Infine, il sindaco Bigiotti ha annunciato che a breve attiverà quattro assi nuovi: archeologico, speleologico, paleontologico e ludico. “Realizzeremo un parco avventura sostenibile in un contesto suggestivo che si permetterà di attrarre un’altra fetta di turisti”.

“La Tuscia – ha concluso Bastianelli – sta viaggiando ancora al 30 per cento di possibilità. Il turismo si gioca sulla gente che torna. Bisogna sempre trovare qualcosa che dia alle persone la voglia di andare a visitare quei posti. La Tuscia deve essere promossa nelle regioni confinanti ed in Lombardia. Bisogna concentrarsi su un mercato specifico”.

Wanda Cherubini

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