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Borgo Pio – Apre il nuovo McDonald’s tra polemiche e nuove prospettive

mcdonaldsborgo“E’ un vero problema, ha aperto sabato ma già i miei clienti stanno calando. Purtroppo la gente vuole spendere quattro soldi per mangiare, anche se poi il cibo fa schifo”. A parlare è un ristoratore di San Pietro, a due passi dal Vaticano, dopo che nel fine settimana è stato inaugurato il tanto discusso McDonald’s all’incrocio tra via del Mascherino e Borgo Pio. E in queste ore c’è un buon afflusso di clienti in questo nuovo ristorante.

Seicento metri quadrati in cui lavorano una cinquantina di persone, in un palazzo del Vaticano. Dopo l’estate, quando si era sparsa la notizia dell’apertura, si erano scatenate polemiche a non finire, con intellettuali, politici, gente comune che si erano appellate anche al Papa, denunciando lo snaturamento di Borgo Pio.

Il Rione Borgo sta per subire una grande violenza: aprirà a breve un enorme McDonald’s davanti all’entrata principale del Vaticano, a pochi metri dal Passetto e dal colonnato del Bernini”, aveva scritto a ottobre in una nota il Comitato Salvaguardia Borgo che riunisce i ristoratori e gli altri gestori di locali di generi alimentari della zona adiacente piazza San Pietro.

Il Comitato diceva che “risulta che il colosso del fast food, sin dallo scorso aprile, ha acquistato la licenza di somministrazione di cibi e bevande da un piccolo ristorante di ‘cucina tradizionale’ situato a Borgo Pio e, pochi giorni fa, ha presentato la richiesta di autorizzazione al trasferimento di detta licenza nei locali di circa 600 mq”.

Dunque, il dado è tratto: McDonald’s e Apsa, l’organo che gestisce il patrimonio della Santa Sede, sono andate per la loro strada. Per il Comitato, “nelle aree tutelate come lo è Borgo Pio, bene artistico-culturale e civile riconosciuto patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è vietato trasferire una licenza da un locale di ‘cucina tradizionale’ a uno di ‘cucina straniera’ ed è notorio che la Mc Donald’s Corporation, icona del fast food, nulla ha a che fare con la cucina tradizionale”.

I commercianti della zona sono a dir poco preoccupati. Il Giubileo, per quanto riguarda gli incassi non è stato certo entusiasmante. E ora l’arrivo di McDonal’s rischia di sottrarre altri clienti. I prezzi del magiare, a dir la verità, spesso non sono proprio a buon mercato. Bar, ristoranti, take away spuntano come funghi in pochi giorni e dopo qualche mese chiudono. E’ dai primi anni Duemila che Borgo Pio ha perso le caratteristiche di quartiere dove mangiare alla romana, come d’altronde avviene per tanti altri ristoranti romani.

Un fast food non può che stravolgere “l’identità artistica, culturale e sociale del rione” continuava la missiva. U’iniziativa che “non ha avuto riguardo alla normativa per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del centro storico sorvegliato dall’Unesco” e che non ha valutato le conseguenze di un’apertura del genere “in una zona già satura, tra le quali un notevole incremento di afflussi incontrollati che, oltre a creare ulteriori disagi al traffico e alla viabilità, potrebbero comportare un aumento esponenziale del problema della sicurezza in prossimità di numerosi obiettivi sensibili e quindi la violazione della tutela dell’ordine pubblico”. Aggravando, oltretutto, “il degrado, lo scempio del territorio del centro storico” tanto che “i centri storici (e non solo loro) delle più belle città italiane sono ridotti a questa informe poltiglia turistico-commerciale”.

Ma le proteste del Comitato Borgo Pio, e anche di alcuni prelati tra cui monsignor Elio Sgreccia, non sono servite a niente. Per gli amanti del genere, che da oggi potranno gustare hamburger e patatine all’ombra di San Pietro.

Ma c’è anche chi saluta di buon grado l’apertura del Mc, sostenendo che i prezzi standard del ristorante, costringerà gli altri locali turistici della zona ad adeguarsi e ad abbassare i costi per mangiare.  “La zona è piena di speculatori di ogni tipo anche in palazzi vaticani – scrive su Facebook la vaticanista Angela Ambrogetti –  questi almeno sono una struttura seria e discretissima! Mi scandalizza di più la puzza di escrementi che c’è intorno al colonnato, sporcizia e abbandono di ogni genere”

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