Ticket aboliti? Il governatore sia chiaro
Abbiamo più volte denunciato da queste pagine la grave situazione nei Pronto Soccorso e nei DEA di primo e secondo livello della città di Roma e del Lazio. Abbiamo visitato decine di strutture sanitarie, la mattina presto, altre la sera tardi e abbiamo sempre trovato una situazione esplosiva: lo diciamo con cognizione di causa.La sanità romana affonda e i servizi sono sempre meno. Non ci facciano incantare da quello che il faccione sorridente di Zingaretti racconta: una fetta di tassa è stata tolta dai ticket regionali? Provare per credere, c’è chi va in farmacia e pretende di non pagare più i ticket, l’ha letto sui manifesti… Bel pasticcio , bisognerebbe capire e spiegare quali ticket sono stati cancellati. Tutti i soldi spesi per questa campagna pubblicitaria autoreferenziale del Governatore potevano essere spesi diversamente, magari per invitare i cittadini a vaccinarsi contro un’ influenza quest’anno più violenta rispetto al passato. Aiutando così sul serio gli ospedali, presi d’assalto per problemi di scarsa entità a tutto discapito delle emergenze più serie. Il consiglio del medico è quello di rimanere a casa per tre giorni e poi di consultarlo telefonicamente per stabilire la terapia da adottare. Ma questa semplice, corretta informazione non è stata adeguatamente pubblicizzata. Dopo lo scandalo dell’ospedale di Nola i giornali tornano ad occuparsi di Pronto soccorso. E’ un interesse ciclico, si accende e si spegne. Noi insistiamo da sempre su questo tasto, lo facciamo perche i cittadini denunciano ciò che non funziona sul territorio. Per la prima volta ci troviamo d’accordo con il ministro Lorenzin che è scesa in campo a difendere il ruolo dei medici e degli operatori sanitari. La colpa non è dei medici ma della disorganizzazione dei servizi,le responsabilità sono dei direttori generale e amministrativo. E ora di finirla di prendersela con chi con competenza e professionalità lavora negli ospedali.
Il Corvo
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