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VITERBO – La città dei Papi sta diventando una meta turistica di rilievo internazionale

viterboLa città dei Papi comincia ad essere conosciuta non solo nella nazione, ma anche all’estero. Sono, infatti, aumentati, negli ultimi tempi, i turisti che vengono in visita a Viterbo e nella Tuscia. A confermare questo dato positivo il successo del Caffeina Christmas Village, che ha dimostrato come si possa sviluppare e concretizzare la vocazione primaria del capoluogo.

Per il primo cittadino, Leonardo Michelini, i dati turistici sono più che positivi: “Mi sembra che Viterbo stia funzionando bene dal punto di vista del turismo. Vederla piena di iniziative, manifestazioni, eventi ed anche di nuove attività che aprono è un po’ l’obiettivo principale che mi ero prefissato quando mi sono candidato. La città si risveglia con le proprie forze, senza grande bisogno di interventi pubblici, che non ci saranno più come prima: ovviamente questo mi fa molto piacere. Viterbo sta credendo sempre di più in se stessa e questo è il dato positivo di quest’anno. Dati che abbiamo riscontrato anche prima di Natale con la tassa di soggiorno, vale a dire la presenza di turisti che sono in città e che pagano una piccola tassa, di un euro, che è poco, ma dà sentore di come si sta muovendo il turismo. Viterbo è vivace, sta diventando una città molto positiva ed anche in controtendenza rispetto ad altre città italiane che magari sono partite prima di noi”. C’è sempre, però, da migliorare, come conferma il sindaco:“C’è da lavorare per migliorare la qualità dell’offerta che la città può dare. Il teatro dell’Unione è una di queste cose talmente importanti che devono caratterizzare ancora di più la città dal punto di vista turistico e e culturale”.

Anche per il presidente della Federlazio di Viterbo, Giovanni Calisti “Viterbo deve proporsi ed affermarsi come risorsa turistica e naturale. Si procede ancora con una programmazione a vista, tranne casi isolati come Civita di Bagnoregio. Il futuro di sviluppo di Viterbo è legato poi inscindibilmente al termalismo”.

E tra le ricchezze naturali del territorio viterbese, mete di numerosi turisti, non può non citarsi Civita di Bagnoregio, la famosa città che muore. Il sindaco di Bagnoregio, Francesco Bigiotti, spiega il boom di visitatori. “Il fatto di aver inserito il pagamento del biglietto d’ingresso si unisce anche ad alcune importanti manifestazioni che abbiamo svolto a Civita e di cui la Rai ci ha anche dedicato il Tg in prima serata – ha riferito il sindaco – Abbiamo anche investito soldi affinchè questi eventi fossero completamente gratuiti. La consapevolezza di avere qualcosa di importante in mano ha concorso poi con il fatto che non vedevo alternative per il mio territorio se non il turismo, legato anche all’enogastronomia”.

Dati positivi anche quelli snocciolati dal direttore di Confesercenti, Vincenzo Peparello, che dichiara: “C’è stato per questa provincia un andamento positivo con più persone e più arrivi, considerando sia stranieri che italiani, anche se abbiamo registrato più italiani”. Questi dati, però, devono essere letti in base alle presenze ed ai fatturati delle aziende, come precisa Peparello: “Abbiamo contato meno presenze, ciò vuol dire che i turisti si fermano di meno e si è ridotta anche la spesa procapite. Il fenomeno del turismo di prossimità – ha evidenziato Peparello – è ormai un evento registrato anche nel periodo delle festività natalizie, con il turista che ha scelto strutture ricettive più economiche. Il Capodanno – ha aggiunto Peparello – è andato bene per chi ha organizzato veglioni, sia a Viterbo che alla terme. Il turista, poi, è attento ai prodotti tipici locali ed, in particolare, ai nostri vini, spumanti, oli, legumi e dolci da forno”.

Peparello, poi, pone l’attenzione sulla stagione balneare, che è, invece, andata a macchia di leopardo. “Il turismo – ha riferito – è andato meglio per le città d’arte perchè il maltempo ha condizionato gli spostamenti e sul litorale gli stabilimenti e l’extralberghiero ne hanno fortemente risentito. C’è stata una ripresa da metà luglio a ferragosto, ma ciò non ha compensato le perdite della stagione”.

Peparello, infine, conferma i dati positivi su Civita di Bagnoregio ed una considerazione a parte la fa per le località dove i turisti sostano più a lungo. Al riguardo quest’anno la Confesercenti ha registrato un giorno in più nei soggiorni (da 11 giorni si è passati a 12). “Ma anche qui dobbiamo, purtroppo, registrare una diminuzione delle spese, che passano da mille euro ad 800 euro” – ha precisato Peparello.

Un’attrattiva della zona è anche il lago di Bolsena, dove per la Confesercenti, però si assiste sempre di più ad un fenomeno di pendolarismo nei weekend sia nell’extralberghiero che nei campeggi. “Quest’anno poi abbiamo registrato una diminuzione di turisti olandesi e tedeschi – ha rimarcato- Nel comprensorio si è recuperato con le presenze italiane, che, tuttavia, non hanno compensato queste perdite di mercato straniero”.

Infine, Peparello parla di Viterbo: “Come città d’arte è in crescita, ma proporzionata alle iniziative che si fanno, a significare che se si realizzano eventi di qualità, i turisti arrivano. La città ha, quindi, bisogno di un programma tutto l’anno. Rispetto alla crescita delle province laziali nel 2016, compresa Roma, possiamo affermare che Viterbo è cresciuta più di tutte. Altro dato positivo è la permanenza rispetto al dato nazionale, che è più alta. Non è tutto oro, però quello che riluce – ha incalzato Peparello – perchè i conti si fanno sui fatturati e qui c’è una flessione. Perdiamo poi molto sul commercio con sempre più attività che chiusono. Bisognerebbe sostenere l’artigianato locale, incentivandolo nel nostro centro storico ad esempio. Sarebbe una forte attrattiva per i turisti che, invece, ora trovano più attività straniere e la grande distribuzione. Servono tavoli di concertazione per realizzare un turismo stabile, creare un sistema efficace, duraturo nel tempo”.

Infine, Peparello sottolinea l’importanza della partecipazione ai workshop con buyer stranieri portati nella Tuscia. “Bisogna andare fuori, ma con un’offerta competitiva e per le tasche di tutti – ha concluso – Bisogna ripuntare alle famiglie. In tutto ciò servono anche gli interventi dello Stato a sostegno del turismo e delle imprese. In 20 anni la Confesercenti ha portato ben 2500 operatori che hanno incrementato il turismo della Tuscia per un buon 30 per cento”.

Wanda Cherubini

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