Sequestrato l’impero dell’imprenditore Varsi: chiusi decine di ristoranti in centro

Un sequestro da 10 milioni di euro, tra immobili, macchine, gioielli, quote aziendali e partecipazioni societarie. I finanzieri del Gico del Nucleo di polizia tributaria stanno mettendo i lucchetti anche ad alcuni ristoranti e locali del Centro Storico. Tutti i beni sono riconducibili a un imprenditore campano che da anni risiede nella Capitale. Il patrimonio, infatti, sarebbe stato accumulato in modo illecito.

Tra gli esercizi commerciali oggetto del provvedimento, il ristorante “Varsi Bistrot” di via della Conciliazione, il ristorante “Frankie’s grill” di via Veneto; i ristoranti “La scuderia” e “La piazzetta del Quirinale” (già “Al Presidente”), ubicati in prossimità della nota Fontana di Trevi; il ristorante “Augustea” di viale di Trastevere; una lussuosa villa (con annessi terreni) sita in zona San Polo dei Cavalieri.
Per gli inquirenti, Francesco Varsi, classe 1947, attraverso un articolato sistema societario, avrebbe “schermato” un ingente patrimonio, sproporzionato rispetto alla sua modesta capacità reddituale.

Già noto alle forze dell’ordine perché gravato da numerosi precedenti, ha la fedina penale appesantita da alcune condanne per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, minaccia, emissione di assegni a vuoto, lesioni personali, furto e rapina.

In questo caso è indagato per evasione fiscale, commessa proprio attraverso il reticolo societario. Tra i beni sequestrati, interi patrimoni aziendali di 8 società operanti nel settore della ristorazione in genere (ristoranti, pizzerie, bar e gelaterie), e di un’azienda specializzata nel settore dell’enologia. Lucchetti anche per 19 unità immobiliari, tra fabbricati e terreni, tra Roma e Ardea, 13 tra auto e moto, conti correnti e titoli, orologi di valore e gioielli.