Corruzione a RietiMaxi indagine della Guardia di Finanza sulla Asl - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Corruzione a Rieti
Maxi indagine della Guardia di Finanza sulla Asl

Coinvolte nell’inchiesta 27 persone tra dipendenti pubblici, liberi professionisti e imprenditori

L’ex direttore reatino si faceva pagare viaggi esotici, ristrutturazioni private, mazzette, usava mezzi di proprietà delle società vincitrici di appalti pubblici. E’accusato di associazione a delinquere, corruzione, turbata libertà di incanti, truffa alle assicurazioni, abuso d’ufficio

gdf-macchinaDopo quasi due anni di indagine si è conclusa l’inchiesta sull’Ufficio Tecnico patrimoniale dell’Asl reatina. Oltre all’ex direttore tecnico ingegnere Marcello Fiorenza, reatino, nei guai finiscono 26 persone tra dipendenti pubblici (altri appartenenti al medesimo ufficio) e noti imprenditori reatini, umbri e romani. Le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rieti, sono state avviate grazie alla spinta del procuratore capo Giuseppe Saieva fin dal novembre 2015. L’indagine ha portato ad eseguire 26 perquisizioni tra uffici pubblici, domiciliari e sedi locali, permettendo di smascherare un articolato sistema di connivenze ed amicizie tra l’ex direttore dell’Ufficio tecnico patrimoniale e i citati imprenditori, finalizzato da un lato ad ottenere indebiti vantaggi economici patrimoniali tipo viaggi esotici, ristrutturazioni, denaro, disponibilità di mezzi di proprietà delle società vincitrici di appalti pubblici, servizi di manutenzione e giardinaggio, sostegni elettorali e, dall’altro, a favorire imprese “amiche” nella concessione di appalti pubblici affidamenti diretti, In particolare l’ex direttore dell’Ufficio Tecnico nel corso degli anni aveva “costruito” il suo ufficio con persone delle imprese a cui affidava gli appalti i lavori permettendo loro di entrare in possesso di informazioni privilegiate nelle fasi di gara.

Contestati i reati di associazione a delinquere, corruzione, turbata libertà di incanti, truffa alle assicurazioni, abuso d’ufficio. Ma l’aspetto più inquietante è rappresentato da un file rinvenuto nella disponibilità di un noto imprenditore romano nel quale è riportato dettagliatamente il “libro paga” ove erano annotate tutte le datazioni di denaro o le altre regalie. Emergeva in modo inequivocabile che addirittura i tre dipendenti pubblici percepivano un vero e proprio stipendio dall’imprenditore. Al medesimo erano anche contestati diverse centinaia di migliaia di euro di incentivi non dovuti, previsti per le attività di progettazione, in parte mai eseguite, ai sensi del codice degli appalti.

Parallelamente bisogna dare atto che anche la vecchia dirigenza della Asl di Rieti aveva avviato una autonoma attività ispettiva nei confronti dell’ex direttore dell’Uip, volte a verificare la regolarità degli affidamenti e degli appalti concessi dallo stesso. Al termine dell’accertamento Fiorenza veniva licenziato in tronco per gravi inadempienze e irregolarità riscontrate nella sua gestione amministrativa.
L’indagine s’inquadra nell’ambito dei plurimi e costanti servizi istituzionali della Guardia di Finanza a tutela della spesa pubblica e al contrasto della corruzione. La redazione Online-News.it

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login