SPERLONGA – Sigilli all’Hotel Ganimede. E Cusani è nuovamente indagato

C’è del marcio nel Litorale Pontino? Come una bomba esplode un nuovo caso che coinvolge come indagato l’ex presidente della provincia Armando Cusani- C’è un nuovo sequestro a Sperlonga e di mezzo c’è ancora lui. I carabinieri hanno posto i sigilli all’hotel “Ganimede” in via Ulisse. Contestate alcune presunte irregolarità relative ad aumenti di volumetrie e anche la realizzazione della struttura ricettiva nell’ambito del Piano Integrato che prevedeva opere di pubblico interesse. Il giudice Giuseppe Cario, su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Miliano, ha disposto il sequestro dell’intero immobile, del valore di tre milioni di euro, gestito dalla società Resorts & Hotels Sperlonga s.r.l, “in ragione della pluralità di interventi che, nell’arco temporale compreso tra il 2008 ed il 2014, ne hanno complessivamente ampliato la volumetria in contrasto con le previsioni del piano regolatore generale comunale. La struttura, del valore di circa tre milioni di euro di euro, è stata affidata in custodia giudiziaria senza facoltà d’uso all’amministratore unico della citata società”.

Nove gli indagati, tra i quali il sindaco Armando Cusani (uscito dal carcere solo pochi giorni fa), il vice sindaco Francesco Faiola, proprietari dell’hotel al momento della richiesta dei permessi, e l’ex responsabile dell’ufficio tecnico Massimo Pacini.