ESTATE 2017: ANZIANICaldo e isolamento: non lasciamoli soli - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

ESTATE 2017: ANZIANI
Caldo e isolamento: non lasciamoli soli

L'invito del presidente di Sant'Egidio Marco Impagliazzo: una visita puo' salvare la vita

anziani-1-678x381“Di fronte al caldo di questi giorni e alle ondate di calore che si preannunciano per questa estate lanciamo un appello a tutti gli italiani: non lasciamo soli gli anziani. Accorgiamoci di loro nei quartieri delle nostre citta’. Suoniamo il campanello di un nostro vicino: una visita puo’ salvare la vita”. Il presidente di Sant’Egidio Marco Impagliazzo, dalla sede della Comunita’ a Roma, ha chiesto questa mattina una maggiore sensibilita’ sulle condizioni degli anziani all’inizio dell’estate 2017. E ha lanciato il primo appello della stagione per proteggerli dalle alte temperature nel corso di una conferenza stampa che e’ -stata l’occasione per far conoscere alcuni dati sulla popolazione anziana in Italia e a Roma e i risultati del programma “Una citta’ per gli anziani, una citta’ per tutti”, portato avanti con il sostegno di Enel Cuore. Il progetto, promosso inizialmente con la sigla “W gli anziani”, e’ nato nel 2004 proprio per rispondere alla situazione drammatica che si era verificata nell’estate del 2003, quando, per un’eccezionale ondata di calore, morirono in Europa migliaia di anziani. “L’emergenza – ha spiegato Impagliazzo – si affronta come si deve solo se si e’ preparati. La scelta e’ stata quella di monitorare la popolazione ultraottantenne di alcuni rioni del centro storico di Roma in collegamento con le Asl locali. Questa rete di protezione, che funziona con visite regolari, sensibilizzazione del vicinato, ma anche semplici telefonate per verificare le condizioni di vita e di salute degli anziani, ha portato negli anni a ottimi risultati. In particolate, nell’estate 2015, quando si e’ verificata una nuova e prolungata ondata di calore, si e’ potuto calcolare che, mentre a livello nazionale si e’ registrato un aumento del 60 per cento dei decessi tra la popolazione anziana, nelle zone coperte dal progetto la percentuale si e’ arrestata al 30 per cento, vale a dire una mortalita’ dimezzata”. Per questo Impagliazzo lancia un secondo appello, questa volta diretto alle istituzioni: “Diffondete il programma a livello nazionale”. Attualmente sono le 7 citta’ italiane interessate (Roma, Genova, Napoli, Novara, Catania, Ferentino e Amatrice, dopo il terremoto) e altre 7 (Mestre-Venezia, Livorno, Civitavecchia, Campello sul Clitumno, Reggio Calabria, Sassari e la zona del Sulcis in Sardegna) si stanno aggiungendo. Con anche progetti che riguardano il cohousing (con quasi 300 persone interessate), cioe’ la scelta di favorire convivenze di anziani che altrimenti sarebbero rimasti soli o destinati all’istituzionalizzazione. “Sono ormai 45 mila – ha spiegato il consigliere di Enel Cuore Andrea Valcalda – gli anziani raggiunti in un impegno che coinvolge circa 500 persone tra volontari e persone assunte, 34, per monitorare la popolazione”. Questi ultimi sono in gran parte immigrati, che in questo modo svolgono un lavoro al servizio delle persone che favorisce anche la loro integrazione. “Occorre – aggiunge Valcalda – mettere in rete le nostre societa’: essere anziani non e’ una vergogna, ma un’opportunita’”. Tanto che un buon numero di volontari e’ costituito dagli stessi anziani. Una di loro, Sofia, e’ intervenuta in conferenza stampa: “Ho 84 anni e una gran voglia di aiutare: sono miei coetanei che si aprono parlando di se’, dei loro problemi, della loro salute. Ma soprattutto nel nemico che bisogna combattere: la solitudine. Cosi’ facendo salviamo la nostra vita e quella di tanti”.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login