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Morbillo, morta a Roma bimba non vaccinata. Aveva malattia genetica

Il decesso è avvenuto ad aprile presso l’ospedale Bambino Gesù. Il responsabile del reparto Alberto Villani: "Avrebbe avuto estrema necessità del vaccino a causa della sua patologia"

bambina_morbilloUna bambina di 9 anni è morta lo scorso 28 aprile all’ospedale Bambino Gesù a causa delle complicanze dovute al morbillo contro il quale non era stata vaccinata. La piccola era stata ricoverata dal 19 aprile ed era affetta da una malattia genetica: tuttavia, rilevano fonti sanitarie, non era comunque incompatibile con la vaccinazione contro il morbillo. L’inizio dei sintomi (febbre e congiuntivite) risale al 14 aprile e la diagnosi di morbillo è stata confermata in laboratorio il 26 aprile. Le complicanze riportate dalla piccola sono state polmonite e insufficienza respiratoria. Quest’ultima è riportata anche come causa del decesso.

Il dottor Alberto Villani,responsabile del reparto di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’ospedale, ha spiegato all’Agi che “la piccola non era stata vaccinata per timore quando invece, essendo un soggetto più fragile per via della patologia da cui era affetta, ne avrebbe avuta estrema necessità”. L’infettivologo ha precisato di “non essere a conoscenza del modo in cui la piccola possa essere stata contagiata. Resta il fatto che non era stata vaccinata ed il principio è che se invece tutti lo fossero, i soggetti più fragili sarebbero protetti”. “In questo caso – ha aggiunto Villani – sono due gli elementi sui quali occorre riflettere: l’esistenza di soggetti più deboli rispetto ad altri che a volte, non vengono vaccinati per paura, e il fatto che una malattia come il morbillo, su questi soggetti può avere complicanze ed esiti fra i più gravi”.

La bambina “avrebbe potuto essere vaccinata e avrebbe potuto salvarsi se lo fosse stata”. Lo afferma all’Ansa il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Walter Ricciardi.
“Per questa bambina – spiega Ricciardi –  la vaccinazione era anzi molto più utile, e questo perché i bambini a rischio per particolari patologia sono quelli per i quali la vaccinazione è maggiormente indicata. La piccola si sarebbe potuta salvare se fosse stata immunizzata contro il morbillo”. Fondamentale, avverte, “è dunque un richiamo a tutti i medici perché vaccinino i bambini a rischio. Ci sono patologie in presenza delle quali  le vaccinazioni non sono possibili in quanto il sistema immunitario è compromesso, ma in altre patologie, come quelle genetiche – rileva Ricciardi – vaccinare è ancora più importante”.

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