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FERENTINO – Ma allora a cosa servono le case della salute di Zingaretti?

casa-salute-inaug1-680x365_c“Il grande bluff delle Case della Salute del Lazio, osannate da Zingaretti nella campagna elettorale del 2013 e riproposte ora a ridosso delle prossime elezioni regionali e politiche, è stato scoperto. Nei giorni scorsi un cittadino si è recato nella Casa della Salute di Ferentino per togliere dei semplici punti di sutura ma, vista la mancanza di attrezzatura idonea, l’uomo si è sentito rispondere, dal personale sanitario della struttura ciociara, che doveva recarsi presso l’ospedale di Frosinone”. Così in una nota il Vice Presidente del Consiglio regionale, Francesco Storace.
“Stamattina – prosegue Storace – ho presentato una interrogazione per chiedere i motivi per cui una struttura come la Casa della Salute, che tanto risalto ha avuto in campagna elettorale e che dovrebbe servire a decongestionare i pronto soccorso, ‘spedisca’ un cittadino in un ospedale per togliere dei punti di sutura perché non dotati della idonea attrezzatura per questa semplice, e di routine, operazione sanitaria.
Il giorno della inaugurazione in pompa magna – prosegue Storace – alla presenza del Governatore e del sindaco di Ferentino, nonché Presidente della Provincia, Antonio Pompeo, è stato esplicitamente dichiarato che ‘l’obiettivo è sempre lo stesso: garantire cure più vicine sul territorio per i casi meno gravi….. per offrire servizi migliori, ridurre i tempi di attesa e decongestionare i pronto soccorso. Gli accessi in queste strutture sono stati oltre 4300. Un contributo importante per ridurre gli ingressi negli ospedali territoriali’.
Slogan ribaditi da Zingaretti stesso che sul suo profilo twitter ha scritto: ‘Una nuova Casa della Salute a #Ferentino, in provincia di #Frosinone: un servizio in più che prima non c’era’. Un link – continua Storace – rimanda sul sito personale del Governatore che parlando della struttura di Ferentino dichiara: ‘È il modello che stiamo seguendo: garantire cure più vicine sul territorio per i casi meno gravi senza costringere le persone a recarsi al pronto soccorso anche per situazioni meno urgenti, i tipici casi in cui bisogna aspettare tante ore in fila. È una buona notizia ma anche un’altra promessa mantenuta’.
Zingaretti chiarisca – conclude Storace – come può essersi verificata questa imbarazzante situazione e il sindaco Pompeo ci spieghi la sua incomprensibile reazione quando, invece di ammettere le evidenti lacune emerse, risponde a chi lo accusa affermando che la casa della salute non e’ un pronto soccorso”.

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