MIGRANTI - Sacerdote candidato a Ostia, Casapound lo contesta - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

MIGRANTI – Sacerdote candidato a Ostia, Casapound lo contesta

donfranco7351Se a Pistoia Forza Nuova contesta il parroco che ha portato i migranti in piscina, a Ostia CasaPound se la prende fuori della chiesa con il prete antirazzista che corre per la presidenza del Decimo Municipio di Roma, di cui Ostia fa parte. «De Donno: da prete a candidato, comizi in chiesa e prima l’immigrato» é lo striscione esposto dai militanti di Cpi. Il movimento di estrema destra é molto attivo nella zona. «È discutibile la scelta di un prete di scendere in politica – dice Luca Marsella, candidato di CasaPound – ma è inaccettabile che De Donno faccia comizi in una chiesa». «CasaPound? Stanno facendo da tanto tempo una campagna elettorale in mio favore, senza volerlo…», ride don De Donno, 71 anni, quando gli si legge il testo dello striscione. «Stavo salutando la comunità in chiesa – dice -, non ce ne siamo nemmeno accorti, erano fuori». Fino ad oggi ha osservato il silenzio elettorale concordato con il cardinale vicario di Roma. Ora si parte per le elezioni di ottobre nell’unico Municipio della capitale sciolto per mafia e commissariato, nel 2015, dopo l’inchiesta sul ‘Mondo di Mezzò di Massimo Carminati. De Donno, da 36 anni sacerdote a Ostia, dove ha insegnato religione per oltre 30 in un liceo scientifico, é anche presidente della Caritas locale e impegnato a fondo per i migranti e da 12 anni pure alla testa dello Sportello antiusura. «Dialogheremo anche con CasaPound, se vorranno – dice – la mia é una candidatura civica, di dialogo e non di scontro. Ho deciso di candidarmi perché non vedevo nessuno in grado di portare avanti le istanze che mi stanno a cuore». Benvisto a sinistra, prete rosso per alcuni, appoggiato da alcune associazioni di volontariato – Alternativa Onlus, Ostia per l’Africa tra queste – don De Donno per lo striscione di Cpi ha avuto la solidarietà dell’ex capogruppo Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola. «In questo Paese i fascisti di Forza Nuova vengono scortati in Chiesa, e quelli di CasaPound agiscono indisturbati e protetti da poteri forti e istituzioni a Ostia – dice Peciola -, tanto protetti da poter intimidire un parroco coraggioso come Franco De Donno. Noi siamo con Franco, con il suo impegno civico e sociale». De Donno é nato il 2 giugno 1946, il giorno in cui l’Italia nel referendum scelse la Repubblica. Le priorità del prete candidato sono il recupero e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e archeologico di Ostia, una politica partecipata per scegliere insieme le cose da fare, «e giustizia sociale sopra a tutto». Inoltre c’é la lotta alla mafia, presente con diverse organizzazioni sul litorale romano. «La conosco bene – dice il prete – per la mia lunga esperienza contro l’usura. Ci vuole una rete solidale per togliere quel vuoto delle istituzioni in cui la mafia prospera. Il muro contro muro spetta alla magistratura e alle forze dell’ordine».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login