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Atac, ok a concordato preventivo, subito sciopero: 4 ore il 12 settembre

bus-atac-500x333atacAtac, corsa contro il tempo per salvare il salvabile. Ieri la prima svolta., con la presentazione dell’istanza di fallimento in Tribunale da un creditore di Atac, il Cda della più grande partecipata dei trasporti d’Italia vara il piano di salvataggio. E’ confermata la procedura del concordato preventivo in continuità, una strategia già vagliata dalla sindaca Virginia Raggi Il consiglio d’amministrazione si è riunito stamattina e ha deciso di dare «immediata comunicazione all’azionista», si procederà quindi con la convocazione dell’Assemblea dei soci. Il Cda ha anche deviso di affidare l’incarico di advisor finanziario e Industriale alla società Ernst Young. «Oggi abbiamo compiuto il primo passo concreto per il risanamento e rilancio della società», ha dichiarato il presidente e ad di Atac, Paolo Simioni. Sulla strategia per evitare il crac dell’azienda dei trasporti, è intervenuta anche Virginia Raggi. Con il concordato, secondo la sindaca, «si avvia un percorso di rinnovamento totale, chiediamo ai creditori dell’azienda di realizzare insieme un piano di rilancio». Atac, dice Raggi, «deve rimanere pubblica. Chiediamo ai dipendenti e ai cittadini di seguirci, tuteleremo i livelli occupazionali. Attuare cambiamenti veloci in un’azienda con oltre 1,3 miliardi di debiti non è facile, ma siamo consci del nostro obiettivo».
Sindacati di base sul piede di guerra contro le soluzioni prospettate dal Campidoglio per salvare l’Atac, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Roma. Orsa, Tpl Lazio, Faisa-Confail Sul ct, Utl e Fast-Confsal hanno proclamato uno sciopero dalle 8:30 alle 12:30 per martedì 12 settembre. Lo stop di quattro ore, spiegano in un comunicato, è per contestare l’ipotesi messa in campo dal Campidoglio, quella del concordato preventivo, che “metterebbe a serio rischio livelli occupazionali, diritti salariali e normativi dei lavoratori”. I sindacati sottolineano anche “la totale assenza di interlocuzione da parte dell’assessorato della Città in movimento e della governance aziendale con le rappresentanze del lavoratori, unici a non venir ascoltati su una questione da cui dipende il loro prossimo futuro”.

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