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OSTIA – Si vota a novembre. Un test “nazionale” per Raggi e M5S

giunta-raggi-3Ci mancavano le elezioni a Ostia, non bastavano l’Atac, la girandola degli assessori, il caos generale. Ma così ha deciso il ministro Minniti, e nell’area che si affaccia sul litorale si preannuncia una campagna elettorale senza esclusione di colpi. Un pezzo di Roma da 300 mila abitanti che comprende Ostia, l’unico Municipio della capitale sciolto per mafia dopo l’inchiesta sul ‘Mondo di Mezzo’, tornerà al voto il 5 novembre dopo oltre due anni di commissariamento. I partiti sono in evidente difficoltà, bisogna scegliere i candidati, evitare errori e scivoloni, fare lo slalom tra i problemi che durante questa “vacanza” si sono aggravati. Unica candidata ufficiale al momento é Giuliana Di Pillo per M5S, mentre Pd e centrodestra devono ancora scegliere il proprio sfidante, in un territorio in cui i grillini hanno fatto il pieno alle ultime elezioni comunali. Troppe ferite aperte, troppo sangue, metaforico e reale- dalla presenza dei clan mafiosi all’abbattimento del lungomuro sul lungomare alle concessioni dei balneari – e ciascuno ha i suoi problemi. Ostia é il feudo del capogruppo M5S in Campidoglio Paolo Ferrara e dell’ex assessore al Bilancio della giunta Raggi Andrea Mazzillo, il Pd non può dimenticare il recente passato. Il partito finì nei guai a Ostia quando l’allora suo presidente del Municipio Andrea Tassone fu prima indagato e mesi dopo arrestato nell’inchiesta su Mafia Capitale. Si dimise prima dell’arresto e al suo posto arrivò Esposito, bel personaggio ma fuori posto, finchè nell’agosto 2015 il ministro dell’Interno Angelino Alfano, facendo sue le conclusioni della commissione d’accesso sul Campidoglio nominata dal prefetto di Roma Franco Gabrielli, ottenne dal governo lo scioglimento del Decimo Municipio per infiltrazioni mafiose. Da allora il Municipio é stato guidato dal prefetto Vulpiani. Non si può dimenticare che a Ostia e dintorni la Raggi alle elezioni comunali del 2016 ha preso il 76% per cento dei voti. Ora in corsa per M5S c’é Giuliana Di Pillo, già consigliera municipale pentastellata e delegata al litorale della sindaca. Chi potrà opporle Il Pd? Il nuovo segretario romano Andrea Casu ha una bella gatta da pelare. Balbetta anche il centro destra, guidato dal capogruppo in Comune di Fi Davide Bordoni. C’è l’ingombrante presenza del ministro Lorenzin (Ap), che nel territorio ha il suo feudo elettorale. Può essere MariaCristina Masi, coordinatrice Fi nel Decimo ed ex consigliera municipale ? Fragilina. Sullo sfondo, a Ostia, la criminalità organizzata: il clan dei nomadi Spada, i Fasciani e i Triassi. Organizzazioni che contano parecchio. A rischiare più di tutti è il Movimento Cinque Stelle. Praticamente è un test sul territorio capitolino a pochi mesi dalle politiche.

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