Stupro continuo, è un paese fuori di testa - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Stupro continuo, è un paese fuori di testa

stupriStupro continuo, è un paese fuori di testa. Ogni giorno, ogni notte un nuovo terribile, disgustoso episodio. Cambiano le tipologie, le circostanze, vittime e carnefici sono italiani e stranieri in egual misura, lasciamo da parte qualsiasi traccia di ragionamento ideologico e razzista. Troppe cose non vanno, in Italia galleggia un mix esplosivo di elementi che deflagra senza una logica, un po’ dovunque. E’ un problema di sicurezza, di ordine pubblico? Certamente. E’ anche un problema di ordine pubblico e di sicurezza. Perché, è una novità che le spiagge romagnole di notte non sono sicure? E da quanti anni Guardia Medica e servizio di continuità assistenziale denunciano la precarietà, la pericolosità del lavoro in condizioni proibitive? Il fatto è che i soggetti fragili (mentalmente e psicologicamente) aumentano in modo esponenziale nel nostro paese. I giovani migranti/immigrati/ rifugiati, proiettati in una realtà, in un mondo che non è il loro, con usanze e costumi diversi. Il corto circuito è dietro l’angolo, ma nessuno sembra in grado di gestire questo problema. Assistiamo, nutriamo, diamo da dormire, manteniamo. Ma non siamo in grado di far passare un discorso di integrazione culturale. Ma se il problema fossero solo gli stranieri fuori controllo, forse il problema troverebbe uno sbocco. Ma sbroccano (scusate il termine pesante), vanno fuori registro adolescenti e post adolescenti, giovani adulti di ogni estrazione sociale e culturale. Ricchi e poveri, da soli e in branco. E’ un problema di sanità mentale e di controllo sociale (ormai inesistente). Il sesso è un’ossessione si mangia a colazione, pranzo e cena. I media non sottopongono altro all’attenzione, pare facciano apposta, condizionano e spingono il “mercato” con la scusa di assecondarlo. La malizia, l’allusione, il richiamo anche esplicito sono ormai dappertutto, non si sfugge. Dai manifesti per strada ai negozi, alle pubblicità sui giornali. Che fin troppo spesso indulgono a cronache scabrose e pruriginose. Nessuno media, nessuno filtra – ma tutto questo rischia di apparire psicologia spicciola – tra il messaggio prepotente e le menti meno preparate. C’è fragilità, e non ci sono più valori né freni inibitori. Così come si ammazza con sconcertante facilità così ci si prende quel che è a portata di mano. Le ragazze sono più libere, appaiono tali, sembra che si offrano? Pare sia proprio così. Ma nessun discorso moralistico, per carità, ognuno è padrone di fare quello che vuole, di vestirsi e comportarsi come gli va, non per questo può essere oggetto di violenza. Che va sempre e comunque condannata, repressa, punita. Ma dovrebbe essere piuttosto anticipata. Prevenuta, scongiurata. Se questo paese non fosse fuori di testa tutte le energie vitali verrebbero convogliate in un grande, meditato sforzo educativo, formativo. Che indirizzi opinione pubblica, massa e singoli su percorso di crescita e di maturazione diversi da quelli di oggi. Un esempio? Il Grande Fratello Vip ha giocato una carta pesante con la sorella di Belen. Un regista complice e malizioso ha indugiato dove non doveva indugiare, i conduttori hanno fatto finta di imbarazzarsi,ma gongolavano, picchi di ascolti assicurati. Se i media non avessero ripreso la cosa tutto sarebbe rimasto confinato in un episodio di cattivo gusto. Ma ci si è messo il terribile Moige, l’associazione bacchettona delle famiglie che contrastano il trash in tv. Risultato. Tutta Italia ora sa, e qualche mente debole verrà indotta a pensare che quel “proibito”sia a portata di mano. C’è un garante, una autorità, un governo che impedisca tutto questo?

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