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VITERBO – Il palio delle botti incanta ancora

palio_bottiCon lo spettacolare Palio delle Botti si è conclusa oggi, nello storico quartiere di Pianoscaran, la tradizionale festa dell’uva, una sorta di benvenuto all’autunno e inaugurazione della stagione della raccolta dell’uva. Già da ieri mattina al di fuori di Porta del Carmine erano presenti bancarelle di artigianato locale e banchi gastronomici.

Questa mattina la tradizionale colazione offerta ai presenti ed oggi pomeriggio lo spettacolo delle Sbandieratrici Città di Viterbo e dei Figuranti La Contesa. I due gruppi hanno intrattenuto le numerose persone presenti con i loro spettacoli e giochi di bandiere e musica.

Poi è seguito il famoso Palio delle Botti che come ogni anno ha visto gareggiare uomini con il tipico abbigliamento del contadino, spingendo grandi botti lungo la salita del quartiere. Due le categorie: a spinta ed a spalla. Nelle prima la botte viene fatta rotolare lungo la salita del percorso, nella seconda il concorrente trasporta a spalla la botte. Quest’anno la novità della terza categoria: metà a spinta e metà a spalla.

Presenti, tra le autorità, il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, il presidente del Sodalizio dei facchini Massimo Mecarini, la consigliera comunale Daniela Bizzarri , la consigliera Maria Rita De Alexandris e l’assessore comunale Sonia Perà, che si sono cimentate nello spingere le botti lungo la tradizionale salita.

Per la finale a quattro nella corsa a spinta ha vinto Alessio Brachino, facchino di S. Rosa.

Per la finale della spinta a spalla si sono fronteggiati i due fratelli Serafini e Simone Fraccaro. Quest’ultimo ha avuto la meglio sui fratelli che si sono urtati nel corso della competizione. Per la finalissima ha vinto trionfare Gino Catarcini , facchino di Santa Rosa, che anche quest’anno si è aggiudicato il Palio delle botti.

Piccolo incidente per un ragazzo nel corso della competizione con le botti a spalla che ha riportato la frattura di un dito e che è stato portato in ospedale.

PALIO DELLE BOTTI, COSA E’ E COME E’ NATO: La fontana del “Piano”, che sorge al centro del quartiere Pianoscarano, è sempre stata un polo di aggregazione per la gente di Pianoscarano. Nel periodo della vendemmia, in particolare, la fontana era presa d’assalto dalla gente per lavare botti e bigonci. Numerose le liti per accaparrarsi il posto più vicino alla fontana, tanto che alla fine il Comune dovette intervenire. Si stabilì, così, che il turno dovesse assegnarsi in base ai tempi impiegati per rotolare la propria botte sulla salita che collega la piaggia alla fontana.

Questa usanza viene ancora oggi tramandata nel “Palio delle botti”, evento che si tiene all’interno della manifestazione della festa dell’uva.

Wanda Cherubini

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