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Atac nel caos, niente busta paga per 70 dipendenti

 Atac, saltano i primi stipendi: niente busta paga per 70 dipendenti, e addio alle promesse del sindaco Raggi che aveva assicurato in tal senso il popolo della azienda dei trasporti romani. Il concordato in bianco è partito, la procedura è stata avviata, col primo via libera (burocratico) dei giudici, in Atac scoppia la grana dei salari non pagati. Circa 70 dipendenti – racconta Il Messaggero – non avrebbero ricevuto la mensilità di settembre per «problemi con le coordinate bancarie», così avrebbero detto i funzionari dell’azienda interpellati dai sindacati. A molti altri lavoratori invece non sarebbero state saldate alcune voci indirette dello stipendio: la cessione del quinto per prestiti personali, rate del mutuo, perfino l’assegno di mantenimento dei divorziati che in teoria dovrebbe essere versato direttamente agli ex coniugi. La liquidità in cassa è agli sgoccioli, anche perché ieri è scattato il blocco di alcuni conti correnti di Atac per via del pignoramento chiesto dalla Roma Tpl.
A peggiorare le cose, ieri, ci si è messa l’ennesima azione giudiziaria dei creditori. Un’ingiunzione di pagamento della Roma Tpl, presentata prima del concordato, per ora ha prodotto il blocco di alcuni conti correnti di Atac. Verranno sbloccati quasi sicuramente, per via della procedura fallimentare, ma prima che il giudice si esprima potrebbero passare diverse settimane. L’azienda che gestisce il 20 per cento delle linee bus di Roma poi potrebbe decidere, in assenza di versamenti da parte del Comune, di non pagare (di nuovo) gli stipendi agli autisti. Col pericolo che oltre un centinaio di linee periferiche rimangano scoperte e che gli autobus, di conseguenza, rimangano fermi nelle rimesse.

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