Avances via sms alle alunne indagato prof del Tasso - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Avances via sms alle alunne indagato prof del Tasso

Spediva sms e chiamava di continuo, al cellulare, le sue alunne. Sia i messaggi che le telefonate avevano però un contenuto inequivocabile: avances, complimenti, giudizi sul modo di vestirsi. Una condotta, quella di un in segnante di storia e filosofia di cinquant’anni, dello storico liceo Tasso, che gli è valso un’indagine per molestie da parte della procura.

Le studentesse, due minorenni e una appena maggiorenne, hanno raccontato la loro versione dei fatti agli inquirenti. Inoltre hanno anche mostrato i messaggi ricevuti sui rispettivi smartphone. Tra le lacrime hanno spiegato le difficoltà incontrate negli ultimi mesi nell’istituto. Hanno sottolineato il loro disagio: la mattina a scuola con l’insegnate che spiega la lezione e il pomeriggio a casa con il cellulare intasato dagli sms inviati dallo stesso docente. Una vicenda andata avanti durante l’attuale anno scolastico e che ha creato non pochi problemi nello stesso liceo. Anche perché si sospetta che il numero delle vittime, a questo punto, possa crescere. Altre alunne, spinte dal coraggio delle prime tre, potrebbero denunciare nuovi episodi.

Pochi sono i dubbi degli investigatori sul comportamento inadeguato tenuto dal professore. Anche perché gli inquirenti hanno acquisito la messaggistica. Tuttavia la procura, il pubblico ministero è Francesca Passaniti, attende la versione del docente di storia e filosofia prima di chiudere ufficialmente le indagini. Non è certo questo l’unico caso di condotte inappropriate tenute dai professori a scuola nella capitale. Sono diversi i casi che si segnalano negli ultimi anni. Nel 2014, in un altro importante liceo romano, un docente faceva battute volgari alle alunne. Ad alcune sue studentesse diceva: «Potresti fare l’escort ad Arcore». Ad altre: «Se tu vai in un centro anziani potresti fungere da viagra». Un repertorio che non ha risparmiato la stessa moglie dell’insegnante: «Ho una moglie virtuale — avrebbe spiegato alla studentessa — perché è vecchia, ma tu cosa fai col tuo ragazzo?».

Tra il 2007 e il 2010 un docente, che faceva supplenze di storia e italiano in tre istituti superiori, anziché spiegare le materie di sua competenza, prendeva a pretesto il testo del sesso orientale, il Kamasutra, per lanciarsi in complimenti rivolti alle alunne accompagnati da disegni esemplificativi sulla lavagna. Più grave la condotta di un altro insegnante di un liceo privato nel 2015. In questo caso il professore trovava sempre una scusa banale per baciare, abbracciare o toccare le studentesse durante la gita scolastica in Spagna. Il docente adesso è sotto processo, con accuse pesantissime, è infatti imputato per violenza sessuale continuata.
Infine, lo scorso giugno, la procura ha disposto il divieto di avvicinamento di un professore di religione nel liceo in cui insegna. L’insegnante o meglio ex (era da poco andato in pensione) non aveva smesso di lavorare col suo vecchio istituto, in cui aveva avuto una cattedra per 20 anni. Rivestiva l’incarico di collaboratore volontario. Ed è proprio in questo ruolo che l’uomo avrebbe più volte importunato tre alunne minorenni.

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