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Metro C, partono le talpe ma nuovi ritardi al Colosseo

collosseo_metrocSi riparte. All’inizio di marzo le talpe cominceranno il loro viaggio in sotterranea dalla stazione della metro C San Giovanni alle successive Amba Aradam e Colosseo. Nella grande nebulosa sul futuro della terza linea di Roma ( si ferma al Colosseo? continua fino a piazza Venezia? va ancora oltre, fino a piazzale Clodio?) c’è un punto fermo: tra venti giorni le due tmb ( tunnel boring machine) scaveranno le due gallerie della tratta T3: da San Giovanni a Fori imperiali- Colosseo.

Così hanno assicurato l’assessora alla Mobilità, Linda Meleo, i tecnici di Roma Metropolitane e del consorzio dei costruttori Metro C, in sopralluogo ieri mattina al cantiere di via Sannio con i consiglieri della commissione capitolina Trasporti. All’orizzonte però c’è un altro ritardo: la consegna della stazione Colosseo slitterà ancora di un anno. Non più 2021, ma fine 2022. «Sono in corso verifiche » , ammette Andrea Sciotti, il responsabile del procedimento per Roma Metropolitane.
« L’altra notizia della giornata — aggiunge su Facebook il presidente della commissione Enrico Stefàno — è il progetto della Soprintendenza per collegare la stazione Ipponio-Amba Aradam, dove è stata ritrovata la caserma di età adrianea, alle Mura Aureliane ».
Il soprintendente Francesco Prosperetti conferma. « Dopo il passaggio delle talpe — spiega — ci sarà la ricollocazione in situ di tutti i ritrovamenti che stiamo ancora rimuovendo. Il progetto, curato nel dettaglio dall’architetto Paolo Desideri, prevede anche di scavare l’area che separa la stazione dalle Mura Aureliane, coincidente con via della Ferratella, per ricostruire la continuità visiva tra la caserma e le Mura. L’ingresso in stazione diventerà una passeggiata nell’antichità » . La stima dei costi per questa parte di progetto è di 3-4 milioni, ancora da trovare.
Resta poi da sciogliere il grande nodo sull’eventuale prolungamento della linea C. « Nei prossimi giorni — promette su Fb il consigliere 5S Pietro Calabrese — presenteremo l’esito della partecipazione dei cittadini alla definizione del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile. In quella sede chiariremo » . La decisione si porta dietro un corollario: da dove tirare fuori le talpe al termine dello scavo. Le due tmb rischiano infatti di rimanere sotto terra senza un buco da dove uscire.
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