L'Assessore Meloni all'agenzia Dire: “Lascio la giunta Raggi, ma nessuno screzio con la sindaca” - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

L’Assessore Meloni all’agenzia Dire: “Lascio la giunta Raggi, ma nessuno screzio con la sindaca”


adriano_meloniLa notizia gira da mesi, ma finora il diretto interessato aveva sempre smentito. Oggi, però, Adriano Meloni, assessore al Commercio, Turismo e Lavoro di Roma Capitale, in un’intervista esclusiva all’agenzia Dire annuncia che uscirà dalla Giunta Raggi.

Assessore, allora è vero: se ne va dalla Giunta?

– Sì, ma i presunti screzi tra me e il consigliere Coia non c’entrano niente. Avevo deciso di allontanarmi dalla Giunta già a luglio scorso, ho un’azienda da portare avanti e due anni di lontananza dal mio lavoro sono tanti. Mi piace occuparmi di Roma, che è la mia città, ma non posso più trascurare la mia azienda né la mia famiglia, che vive a Milano.

Quando ne ha parlato con la sindaca?

– A ottobre scorso ho formalizzato a Virginia Raggi questa mia volontà. Abbiamo deciso insieme di programmare questa uscita nel modo migliore per la città e per i romani. Ho dato alla sindaca il tempo per organizzarsi in modo molto tranquillo, non sono il nuovo Minenna. Non sto sbattendo la porta. Il rapporto con la sindaca non si è mai incrinato, forse anche grazie al mio approccio apolitico.

Dunque quando lascerà la Giunta? Si parla di fine aprile.

– Non sarà a fine aprile. Non c’è ancora una data, si tratta di stabilire un percorso e di portare a compimento alcuni temi del commercio che voglio concludere, tra cui il Tavolo per il decoro, il Regolamento per la Città storica, il Prip e anche le delocalizzazioni. Questi sono i grossi temi che stiamo portando avanti.

È vero che continuerà a occuparsi di turismo?

– Ieri sera ho incontrato la sindaca Raggi proprio per parlare di questo. La mia proposta era di dividere l’assessorato in due e di crearne uno al Commercio e uno al Turismo. Ma non si può fare, perché ci sono 48 consiglieri e il numero degli assessori non può essere superiore a dodici. Anche se tutte le deleghe che ha il mio assessorato, commercio, turismo e lavoro, sono un po’ troppe per essere gestite in modo attento, almeno per come sono fatto io. Dunque, siccome non mi interessano i soldi, ma voglio continuare a occuparmi di turismo, start up e moda, al momento l’idea è quella di una nomina a delegato della sindaca al Turismo. Ma stiamo ancora ragionando. Vedremo quale sarà la formula migliore.

Chi sarà il nuovo assessore al Commercio? Si è parlato di Leonardo Costanzo, il suo capo segreteria.

– Non sarà lui, anche se alla sindaca ho chiesto di continuare a tenere Costanzo nel gruppo. Lui ha capacità manageriali importanti e ormai conosce perfettamente la macchina amministrativa e il funzionamento dell’assessorato.

La sindaca ha già un nome pronto per il dopo-Meloni? Sarà un politico o un tecnico?

– Questo non lo so. Credo però che lei stia già facendo le sue consultazioni.

È sicuro che l’affaire Piazza Navona e, in generale, i rapporti poco distesi con Andrea Coia non siano la causa di questa sua decisione?

– Sì, sono sicuro. Al di là dei singoli episodi, che sono stati ingigantiti dai giornali, ho sempre avuto un buon rapporto sia con i consiglieri che con il resto della Giunta. E soprattutto con la sindaca.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login