Montecitorio non è un autogrill
Si può prendere come una goliardata, si può buttare la storia in caciara. Si può fingere di indignarsi. O si può riflettere. La svastica nel bagno di Montecitorio rappresenta il degrado, la profanazione del tempio della politica. L’incisione può averla fatta un visitatore, un parlamentare, un ragazzino delle tante scolaresche che affollano l’edificio, un giornalista. Chiunque sia è la rappresentazione della nuova realtà. Ma Montecitorio non è un autogrill, e abbiamo mandato della gente in Parlameto perché ci rappresenti. Sarebbe bene cambiare registro. Non è soltanto un mero problema di immagine. La forma diventa sostanza. E questo è il rispetto dovuto alle istituzioni?
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