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Roma, nessuno difende madre e figlia molestate sulla metro C. Poi l’arresto

La donna e la 17enne palpeggiate dall'uomo e inseguite anche nella stazione di Torre Gaia. Poi finalmente l'intervento di un vigilante ha messo fine all'incubo

polizia_anzioliziaNessuno ha fatto nulla. Né ha provato, per lo meno, a mettere a tacere quell’uomo che continuava da diversi minuti a importunare una mamma e una figlia di 17 anni che stavano a bordo di un vagone della metro C. ” Fatemi toccare” diceva loro guardandole intensamente. E tanta era l’insistenza che la mamma ha dovuto piegarsi a quel comportamento e scendere prima del dovuto dal mezzo. È stato proprio allora che il molestatore si è gettato addosso alla coppia impaurita, palpeggiando la mamma. Poi, non pago, ha continuato a seguirle per tutto il percorso che porta fuori dalla metropolitana, alla stazione Torre Gaia.

Solo allora è intervenuto un vigilantes. Ha sentito le urla e si è precipitato verso le vittime. Quindi ha chiamato la polizia, che ha fatto scattare le manette nei confronti di un 41enne di origine romena. Durante gli attimi dell’arresto, tra l’altro, un agente ha subito un colpo da parte dell’aggressore. Un calcio alla gamba che gli ha fratturato lo scafoide. Ne avrà per trenta giorni.
L’uomo, lunedì pomeriggio, aveva alzato un po’ troppo il gomito. E in quello stato d’ebbrezza, andando in giro senza meta nel quartiere di Centocelle, aveva puntato mamma e figlia già fuori dalla stazione, in piazza delle Gardenie.
Proprio da lì aveva iniziato ad insultarle e a molestarle con proposte indecenti. A pedinarle per diversi minuti fino a che le forze dell’ordine sono arrivate a bloccarlo.
Dopo una notte in cella, ieri l’uomo è stato portato a piazzale Clodio. Il giudice ha convalidato il suo arresto. Accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gli è stata inflitta la misura dell’obbligo di firma, come chiesto dal pm Donatella Plutino. Quando partirà il processo, però, dovrà difendersi anche dall’accusa di violenza sessuale.

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