Champions League: sospiro di sollievo per la Roma, brivido invece per la Juventus
Sospiro di sollievo per la Roma, brivido invece per quelli della Juventus. L’urna di Nyon ha decretato gli avversari per le italiane superstiti in Champions League: agli ottavi di finale i giallorossi se la vedranno con il Porto di Sergio Conceicao, i bianconeri invece contro l’Atletico Madrid.
C’è aria di derby, a Torino, con Cristiano Ronaldo pronto a tornare al Wanda Metropolitano per la sua, personalissima, sfida all’altra squadra della capitale spagnola. Un accoppiamento che i tifosi juventini avrebbero evitato volentieri: i Colchoneros sono secondi in Liga a tre punti dal Barcellona e sono sempre avversari temibili. La loro solidità difensiva, la tradizionale garra cholista, unita in simbiosi alla classe e alla tecnica di gente come Antoine Griezmann, fa dell’Atletico Madrid una squadra europea di assoluto livello. Vincitrice dell’Europa League lo scorso anno, quando la Roma riuscì a sbatterla fuori da un girone di ferro con Chelsea e Qarabaq, sarà la sfida dell’ex per Mario Mandzukic, il più sottovalutato degli attaccanti della Coppa Campioni. Finito secondo alle spalle del Borussia Dortmund, l’Atletico Madrid ha collezionato gli stessi punti dei tedeschi (13) segnando 9 reti e subendone 6. Lo score, però, vede in vantaggio la Juventus: 4 vittorie bianconere, 1 pareggio e vittorie spagnole.
Tira un sospiro di sollievo la Roma che, invertendo una tendenza mortale nei sorteggi, becca la squadra fanalino di coda nelle quote per la vittoria della Champions League. Occhio però, perché il Porto, campione d’Europa ormai quattordici anni fa con Josè Mourinho, è un avversario tutt’altro che facile. Imbattuto nel girone D con Schalke 04, Galatasaray e Lokomotiv Mosca è stato trascinato dai gol di Moussa Marega, attaccante francese naturalizzato maliano classe 1991, già a quota 5 in campo europeo. La formazione lusitana vanta anche altri gioielli: dall’esperto Iker Casillas in porta, al brasiliano Alex Telles, fino ad Hector Herrera, il centrocampista che sogna Monchi per la sua Roma. Contratto in scadenza a giugno, energia, idee e muscoli per un settore, quello romanista, che sta facendo i conti con gli infortuni di De Rossi, il ritardo di Cristante e la lentezza di Nzonzi.
Non c’è da stare tranquilli, quindi, contro questo Porto. Anche perché lo score giallorosso è tutt’altro che positivo: nei 4 precedenti sono 2 sconfitte e 2 pareggi. Appena due anni fa l’ultimo scontro ravvicinato. All’Olimpico, la Roma di Luciano Spalletti è sbattuta fuori dai preliminari per 0-3. Reti di Felipe, Layun e Corona, espulsioni per De Rossi ed Emerson Palmieri. Era la squadra del tecnico di Certaldo, di Szczesny e Bruno Peres, Strootman e Paredes, Salah e Nainggolan. Sembra passato un secolo. Come un secolo sembra il tempo che ci separa dalla clamorosa rimonta col Barcellona.
Altri tempi, altra Roma. Che chissà con quale allenatore sfiderà il Porto agli ottavi.
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