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Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Emergenza freddo, a Roma la “bonifica” delle coperte dei clochard

senzatettoSotto l’arco che divide viale di Porta Tiburtina e via di Porta San Lorenzo ci sono sue giacigli di clochard. Uno è coperto da un asciugamano azzurro, con un materassino appoggiato alle mura. Nell’altro, nascosti da un telo isotermico fanno capolino un cuscino blu, una pesante coperta e un pandoro, lasciato da alcuni residenti di San Lorenzo. Di giorno non c’è nessuno. I proprietari torneranno la sera.

Sono questi i giacigli della vergogna, ma ora sono “ordinati” e non danno più fastidio a nessuno. Non importa se a nemmeno dieci metri l’immondizia regna sovrana, tra sacchi e sacchetti divelti, bottiglie vuote, carte, una valigia e persino un materasso parcheggiato sotto un’auto (che data l’ubicazione risulta difficile attribuire a un giaciglio). E non importa nemmeno che quelle persone resteranno per strada.

A quanto pare, l’operazione di bonifica che ha visto impegnati i vigili di Roma Capitale della squadra Pics e Ama, che – come ha testimoniato l’altro ieri su Facebook una residente, Emilia Giorgi – hanno gettato via coperte e cartoni in piena emergenza freddo, ha interessato solo quel piccolissimo quadrato di asfalto, dove trovano rifugio i senzatetto. Attorno, la desolazione.

“Avrei tirato avanti se non li avessi visti gettare via una coperta – spiega Giorgi, ancora incredula della grandissima eco che ha avuto il suo post, subito rimbalzato dalla comunità della “città che resiste” – me la ricordo benissimo, era a fiori e dai colori vivaci”. “Stiamo solo eseguendo una direttiva dell’amministrazione pubblica – le hanno risposto gli agenti, alla domanda se fosse giusto privare in pieno inverno i senzatetto dei loro pochi averi – e questi sono oggetti abbandonati”.

Immediata la reazione del II Municipio. “Non siamo stati coinvolti in questa operazione, portata avanti dal Comune – spiega la minisindaca Francesca Del Bello – abbiamo una squadra di Polizia Locale molto attenta alle fragilità, e presto metteremo a bando un centro diurno per senzatetto su via Nomentana.

Inoltre, non erano presenti gli operatori della Sala Operativa Sociale”. La “bonifica” nasce da un esposto consegnato in Procura il 3 luglio 2018 da un gruppo di residenti di San Lorenzo che richiede al Comune non solo di pulire, ma anche di “individuare luoghi idonei per l’accoglienza dei senza fissa dimora”.

Dal Campidoglio è arrivata una nota, che riporta che i Pics “hanno rimosso esclusivamente i rifiuti”. Non conta la versione di Giorgi, le comunicazioni si interrompono con un “è la nostra parola contro quella di una cittadina”.

Ma il Comune non ha la memoria lunga. Basta scorrere le pagine Facebook dell’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari o di Daniele Diaco per trovare video di operazioni molto simili, in cui si parla esplicitamente di “rimozione di giacigli”. Uno di questi è datato 24 dicembre 2018 e si riferisce a una “bella bonifica” attorno all’area di Porta Tiburtina. In pieno inverno, con 8000 persone per strada, di cui 8 morte in poco più di un mese. Il Comune ha messo a disposizione solo 335 posti in più rispetto ai 2500 già esistenti (di cui 1500 offerti dalle associazioni). Per il resto, si butta via tutto.

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