Manuel Bortuzzo dall'ospedale: "Grazie a tutti, tornerò più forte di prima" - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Manuel Bortuzzo dall’ospedale:
“Grazie a tutti, tornerò più forte di prima”

L'audiomessaggio di Bortuzzo: "Mi avete fatto emozionare. Se potessi vi abbraccerei a uno a uno, tutti quanti. Io ora vado avanti per la mia strada. Vedrete che torno più forte di prima"

Manuel-Bortuzzo-1300“Vi abbraccerei uno a uno, grazie”. Manuel Bortuzzo parla per la prima volta dopo che sabato notte, tra il 2 e il 3 febbraio, è stato colpito alla schiena da un proiettile davanti a un bar di Roma. In un audiomessaggio, registrato e diffuso dal presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, in visita al San Camillo, il 19enne si rivolge a tutti coloro che lo hanno sostenuto in questi giorni, a tutti coloro che gli hanno espresso sostegno e solidarietà. La voce è chiara, forte, è quella di un ragazzo che ha tutta l’intenzione di lottare, non arrendersi e “tornare più forte di prima”.

“Ciao a tutti ragazzi come potete sentire dalla voce sto bene –  dice Manuel – . Non mi aspettavo tutto questo calore. Mi avete fatto emozionare e se potessi vi abbraccerei a tutti. Io adesso vado avanti per la mia strada e tornerò più forte di prima. A presto”. Le condizioni del 19enne migliorano di giorno in giorno, la prognosi però resta ancora riservata. Inoltre, si continua il lavoro di monitoraggio per individuare la struttura migliore per la riabilitazione dell’atleta.

Sul fronte giudiziario, intanto, il gip ha convalidato il fermo per Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, che hanno confessato di avere sparato contro Manuel la notte tra sabato e domenica alla periferia sud di Roma. Per il magistrato, i due hanno sparato “con evidente intento di uccidere” ed hanno “programmato un omicidio brutale senza apparente motivo”. Quanto avvenuto sabato sera all’Axa, scrive il gip Costantino De Robbio nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, “denota la mancanza di controllo e l’estrema pericolosità degli indagati, che non hanno esitato a recuperare una pistola che evidentemente avevano in precedenza acquistato e tenevano pronta per usarla, e programmare un omicidio brutale senza apparente motivo per poi allontanarsi dal luogo ridendo”.

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